Sport
Dilettanti, tutti i risultati del weekend
Marco Rizzo
19 marzo 2012 16:42
Eye
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GELBISON-SANT’ANTONIO ABATE 0-1, BRUTTO STOP INTERNO DEI ROSSOBLU: PLAY-OUT PIU’ VICINI

La Gelbison complica maledettamente i suoi piani salvezza. Il Sant’Antonio Abate sbanca il “Morra” di Vallo della Lucania e riporta nuovamente a tre punti dai play-out i vallesi di Pasquale Santosuosso che subiscono nell’unica vera occasione degli abatesi di Cimmino e poi non riescono a raddrizzare le sorti del confronto. All’appello mancano anche due calci di rigore non fischiati dall’arbitro Giua di Pisa. Proteste vibranti in entrambe le situazioni, con a farne le spese capitan Sica, espulso con un rosso diretto che lascia in dieci i rossoblu nel momento di massimo sforzo. La Gelbison, in pratica, si fa male da sola, ma paga anche le decisioni arbitrali a sfavore. Il Sant’Antonio Abate, piazzato il colpo da ko, si limita a difendere sullo schema fisso adottato dai vallesi. Palla lunga a cercare un Senè ieri in ombra. Ed allora le paure tornano a far visita ai vallesi, ora chiamati a reagire e a rimettersi in discussione per centrare la permanenza. Domenica pomeriggio visita all’Adrano in corsa per la vittoria del torneo. A Santosuosso il compito, con la sua lunga e larga esperienza di superare con i suoi la botta subita ieri. Lo stesso tecnico agropolese, nel dopo-partita, ha accusato il direttore di gara per i due calci di rigore non fischiati, lanciando una frecciatina anche al pubblico di casa, per alcuni mugugni espressi per la prestazione dei suoi calciatori.

ACIREALE-BATTIPAGLIESE 1-1, SASSAIOLA VERSO IL PULMANN BIANCONERO

Forti momenti di tensione quelli vissuti al termine di Acireale-Battipagliese. Dopo gli scontri dell’andata, all’esterno del “Rocco” di Campagna, che condussero alla sospensione della partita, ieri pomeriggio, quando la squadra bianconera stava lasciando l’area attorno allo stadio “Tupparello”, il pulmann sul quale viaggiavano i componenti delle zebrette è stato preso d’assalto, da una fitta sassaiola. In frantumi i vetri, con le schegge che hanno colpito Guerrera ed Odierna. I due calciatori saranno visitati oggi all’ospedale di Battipaglia. La società ha deciso di sporgere denuncia. Al di là dell’episodio di violenza, matura un pareggio esterno per la Battipagliese, che passa in vantaggio con Mallardo ed è poi raggiunta da Savonarola. Un punto importante in chiave salvezza per i bianconeri. Perché come confermato dall’allenatore Gerardo Viscido in sala stampa, è questo l’obiettivo della Battipagliese. Assicurarsi la permanenza nel girone I della serie D.

SANSEVERINESE-AGROPOLI 1-0, MONTECORVINO E CAVA ACCORCIANO DISTANZE DALLA CAPOLISTA

A sette giorni di distanza dal colpaccio contro il Città di Cava, la Sanseverinese metto lo sgambetto anche alla capolista Agropoli sconfitta al “Superga” col risultato di 1 a 0. Gara ricca di significato quella di Mercato San Severino. Da un lato i padroni di casa senza sconfitte da circa due mesi, desiderosi di riacciuffare la zona play off e di dare un dispiacere all’ex tecnico Tudisco, dall’altro i cilentani alla ricerca di una vittoria per chiudere quanto prima il discorso serie D. Tutte queste motivazioni in campo però non si sono viste. La partita non è stata esaltante, si è giocato soprattutto a centrocampo con le due formazioni (si affrontavano le due miglior difese del torneo) che hanno stentato a trovare delle conclusioni a rete. Poche dunque le emozioni per i circa 300 spettatori del “Superga”, duecento dei quali provenienti dal Cilento. Nei primi 45’ si segnalano solo una conclusione di sinistro di Granozi dalla distanza che Muro devia in corner e un tiro al volo di De Bellis dai trenta metri, troppo centrale per impensierire l’estremo difensore ospite. L’Agropoli invece non crea grossi pericoli e alla mezz’ora perde anche l’under Mari, nell’occasione schierato al posto dello squalificato D’Attilio, che accusa un problema all’inguine e deve lasciare anzitempo il campo. Mister Tudisco è così costretto a schierare Cuozzo (unico ’94 disponibile) al suo esordio in campionato. Sarà questo il primo segnale di una giornata da dimenticare. L’ultimo quarto d’ora della partita scorrerà via senza ulteriori sussulti. Nella seconda frazione di gara il ritmo non cambia. Dopo appena cinquanta secondi De Bellis prova una conclusione dalla corta distanza su punizione di Granozi ma la difesa dell’Agropoli si salva in angolo. Sul corner la Sanseverinese reclama un rigore per fallo di Margiotta ma è bravo l’arbitro a non concedere il penalty. Al 18’ il secondo episodio negativo per l’Agropoli: in un contrasto di gioco Iuliano finisce a terra e accusa un problema al ginocchio. La diagnosi sarà inclemente: rottura dei legamenti e stagione finita. In attesa del cambio da parte dei delfini, la Sanseverinese approfitta dell’inferiorità numerica degli ospiti e passa in vantaggio grazie a Liotto, entrato cinque minuti prima, che riceve il pallone in profondità, sfugge alla marcatura di Abate ed entrato in area supera Muro in disperata uscita con un pallonetto. Uno a zero ed Agropoli alle corde con in testa la spada di Damocle della sfortuna che l’ha privata, in meno di un’ora, di due importanti calciatori. Dopo la rete subita la reazione dell’Agropoli non è concreta nonostante la spinta dei circa 200 supporters bianco-azzurri. Al 25’ ci prova Margiotta di testa su punizione di Agata ma la palla finisce fuori, due minuti più tardi Montano va in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Saranno questi gli unici due lampi della seconda parte di gara. Allo scadere poi, a peggiorare ulteriormente la situazione dell’Agropoli ci pensa l’arbitro che mostra il rosso diretto ad Agata reo di aver lanciato un pallone, forse con troppa forza, ad un avversario che ritardava la rimessa in gioco. Così, al triplice fischio finale, la Sanseverinese esulta, quasi avesse vinto il campionato, l’Agropoli di patròn Cerruti invece si lecca le ferite. Lunedì, alla ripresa degli allenamenti, bisognerà iniziare a ricaricare le batterie in vista del big match di domenica prossima con il Città di Cava e trovare soluzioni alle assenze obbligate di Agata (squalificato), Mari e Iuliano infortunati. Se per il primo c’è però la speranza di un recupero, per il secondo la stagione è purtroppo già finita. Intanto, il Montecorvino Rovella Campagna si porta a -6 dalla capolista, sbancando Mirabella Eclano per 2-1. Il Città de La Cava di Pietropinto è a -7, adesso, dopo il poker rifilato al Due Principati.

CALPAZIO-LIBERTAS STABIA 2-1, PER I GRANATA LA SALVEZZA E’ AD UN PASSO

La Calpazio ritorna nuovamente al “Tenente Vaudano” di Capaccio Capoluogo e consegue una vittoria che avvicina sempre di più la salvezza matematica dei granata in Eccellenza. Un successo meritato ed anche di prestigio ottenuta dalla squadra di Adinolfi al cospetto della Libertas Stabia, annichilita da un primo tempo perfetto dei capaccesi che scendono in campo senza timore reverenziale nei confronti di una compagine che veleggia nel pieno della zona play-off. Funziona a meraviglia lo scacchiere tattico e tecnico messo in campo dal tecnico pestano. Che raccoglie i frutti della voglia dei suoi dopo soli tre minuti. Gli stabiesi vengono colpiti da Santucci, ancora una volta il migliore dei suoi ed in un momento d’oro, che mette alle spalle di Rastiello. Partenza migliore per la Calpazio non può esserci. E la squadra di Di Somma accusa il colpo e ci mette un po’ a reagire. Quando lo fa è bravissimo Sangiovanni ad evitare sul colpo di testa ravvicinato la beffa. La difesa granata è sontuosa, il pericolo numero uno, bomber Balzano non ha spazio e metri. Ed allora al 24’ ecco il raddoppio con un’altra bellissima azione personale di Antonio Barone, che controlla e di sinistro fulmina Rastiello. E’ l’apoteosi. La coppia d’oro Santucci e Barone consegna ai granata la possibilità di assestare un colpo letale ai gialloblu, ieri in maglia bianca. Sul finire del tempo Libertas pericolosa sul piazzato che trova Sangiovanni pronto alla deviazione. Sul 2-0 la vita è più semplice per i granata, anche per buona parte della ripresa. Zamparelli va sotto la doccia, ma nel momento migliore e più tranquillo ecco la zampata di Balzano che supera Sangiovanni. La Calpazio resta anche in dieci per l’espulsione di Guarino, avverte il peso e mostra un po’ di paura, e trema quando Balzano centra la traversa, quando anche Rastiello si era lanciato in avanti. Il fischio finale di Guarino di Torre del Greco però è accolto con grande entusiasmo. La salvezza è ad un passo per i capaccesi ed a fine partita, intervistato da Stiletv, il patron Gennaro Rinaldi elogia i suoi, non disdegnando altri strali nei confronti delle terne arbitrali, accusate di aver condizionato il percorso dei granata nel girone di ritorno, adottando scelte estremamente discutibili e a sfavore della Calpazio.



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