CAPACCIO PAESTUM. Una commissione speciale per cambiare la Legge 220/57. Questo l’ambizioso obiettivo dell’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, retta dal sindaco Franco Alfieri. Con apposita delibera di Giunta, infatti, l’esecutivo formula al Mibact ed alla Regione Campania la richiesta d’istituire una commissione ad hoc per lo studio e la redazione di una proposta di modifica della Legge n. 220/ 1957 “Zanotti Bianco”, da presentare al Parlamento italiano, su iniziativa dell’ente regionale, secondo quanto previsto dagli artt. 71 e 121 della Costituzione. Al fine di preservare e tutelare il sito archeologico di Paestum, il Parlamento italiano, su iniziativa dell’illustre archeologo Umberto Zanotti Bianco, nel 1957 istituì "una zona di rispetto intorno all'Antica Città di Paestum e divieto di costruzioni entro la cinta muraria" con apposita legge, appunto la n. 220 di quell’anno, stabilendo all’art. 1 che il limite di edificabilità veniva imposto anche su di un perimetro della profondità di 1.000 metri all’esterno della cinta muraria.
“Nel corso degli anni la Legge di tutela ha consentito di proteggere e conservare le straordinarie risorse storico/archeologiche di Paestum - si legge nella delibera - armonizzandole, pur con qualche eccezione, con il contesto urbano ivi insediato fin dall'inizio del secolo scorso e con il crescente incremento dei flussi turistici, sempre più bisognosi di adeguati servizi di supporto; tuttavia, lo stringente vincolo di inedificabilità sulla fascia di rispetto di mille metri dalla cinta muraria, nel corso del tempo ha comportato un abusivismo di rilevanti dimensioni, in parte di necessità, certamente dovuto alla mancanza di adeguati controlli da parte degli organi all'uopo deputati nonché del disinteresse generale alla proposizione di soluzioni alternative”.
Sulla scorta di tali considerazioni, la Giunta Alfieri spiega espressamente nell’atto le motivazioni della richiesta: “A giudizio di codesta Amministrazione comunale, appare improcrastinabile mettere in atto un’efficace azione di recupero delle aree interessate, coincidenti per la quasi totalità con i nuclei urbani di Torre di Mare e Licinella, che abbia come obiettivo prioritario il ripristino della legalità ed il rilancio e la valorizzazione dei contesti urbani di riferimento, dall’acclarata vocazione turistica: è chiaro che tale iniziativa deve necessariamente coordinarsi con gli Uffici preposti del Mibact e con la Regione Campania, ai quali si propone di istituire una commissione ad hoc che, preso atto dell’avvenuta mancata rigorosa applicazione della legge con effetti per certi aspetti irreversibili, studi le soluzioni giuridiche adeguate e compatibili sotto l’aspetto culturale, economico e sociale da presentare al Parlamento Italiano sotto forma di proposta di modifica della legge 220/1957, su iniziativa della Regione Campania”.