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Calcio, l'Agropoli torna in serie D dopo 15 anni: città in delirio per i delfini di patron Cerruti
Marco Rizzo
26 aprile 2012 14:36
Eye
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AGROPOLI. Quando Domenico Cerruti, imprenditore di Albanella operante nel settore delle energie rinnovabili, decide proprio un anno fa di acquisire l’Agropoli, i delfini versavano in condizioni disperate. Nel giorno suo insediamento, Cerruti disse: “Con me l’Agropoli arriverà in alto, l’anno prossimo lotteremo per vincere il campionato di Eccellenza”. Eppure, in quei momenti si consumava, sul campo, la retrocessione dei biancazzurri in Promozione, con la sconfitta nel play-out contro il San Valentino Torio. Cerruti era certo del ripescaggio, e a distanza di poche settimane iniziò a costruire una vera e propria corazzata. Scelto il tecnico, Francesco Tudisco, reduce dal campionato con la Sanseverinese, l’Agropoli mette a segno colpi sul mercato. Arrivano gli attaccanti Margiotta e Di Giacomo, oltre ai difensori di calibro Mollo ed Abate, gli esterni Landolfi e Montano. A centrocampo, il plurivincitore di campionati Agata, al suo fianco il capaccese Bencardino. Ed ancora Sileno ed un nugolo di under di qualità, dai vari Crisci a Muro, da Mari a Iuliano. La promessa di Domenico Cerruti diventa realtà a partire dal 10 settembre, quando l’Agropoli nella gara inaugurale batte al “Guariglia” il Massalubrense con il primo sigillo dell’agropolese doc Margiotta. E’ l’inizio di una serie di cinque vittorie di fila, che fanno il paio con l’en-plein in Coppa Italia. I delfini iniziano e chiudono il campionato in vetta. Alla sesta si fermano a Capaccio Scalo nel derby con la Calpazio, puniti da un altro figlio di Agropoli, Antonio Barone. Poi la ripresa immediata con sei risultati utili, quattro vittorie e due pareggi. Fondamentale il blitz di Cava, contro Pietropinto, con Agata ed i metelliani ricacciati indietro nel loro tentativo di rimonta. Sono settimane importanti, nemmeno scalfite dalla sconfitta di Sarno. L’Agropoli schiacciasassi e rullo compressore stende Faiano e soprattutto Montecorvino Rovella Campagna a domicilio con il 5-2 che regala il primato a Natale ed il titolo di campione d’Inverno. I delfini sono un collettivo magnifico, con i gol della premiata ditta Di Giacomo-Margiotta, ma tutti in pratica si iscrivono al tabellino marcatori. Il nuovo anno regala l’accesso storico alla finale di Coppa Italia, poi persa a febbraio nella finale con il Savoia. Al “Partenio” finisce 2-1 per gli oplontini che festeggeranno assieme all’Agropoli il ritorno in serie D. In campionato altro sprint, con cinque risultati utili, e la stupenda reazione al punto di penalizzazione inflitto per il famoso caso-Muro e la sconfitta della gara di Pompei. L’Agropoli perde anche a Palma Campania ma la reazione è ancora da grande squadra. Il Cava perde terreno, e nonostante la serie di vittorie di fila, il Montecorvino Rovella Campagna non si avvicina abbastanza, tenuto a distanza di sicurezza, nonostante la quarta sconfitta in campionato, a Mercato San Severino. Si arriva al 25 marzo, al “giallo” Montano nello scontro diretto con il Cava, in un “Guariglia” gremito. Finisce 1-1, i metelliani sono l’unica squadra, assieme allo Scafati a portare via punti da Agropoli. Ciò non basta per non permettere ai delfini di suggellare il trionfo che giunge negli ultimi 180 minuti. In tre giorni due vittorie e il via alla festa. Domenica al “Guariglia” sarà passerella d’onore per tutti i protagonisti, presidente Cerruti in testa.



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