Un binomio che si è concluso dopo due anni di ottimi risultati quello tra Enzo Adinolfi e la Calpazio del presidente Gennaro Rinaldi. Lo stesso patron granata ha da sempre avuto una fiducia illimitata nei confronti del tecnico pestano. Anche nei momenti più difficili vissuti in questi ventiquattro mesi, Rinaldi ha confermato al suo posto Adinolfi che l’ha ripagato con il raggiungimento di due salvezze di fila, quando i capaccesi che si presentavano per la prima volta nella loro storia, partita nel 1963, ai nastri di partenza del campionato d’Eccellenza. Anzi, il grafico di Enzo Adinolfi sulla panchina granata è stato continuamente in ascesa. L’anno scorso le maggiori difficoltà, con la permanenza giunta solo dopo il play-out vinto al "Vecchio" contro il Campagna. Nel corso della stagione, la famiglia Rinaldi sempre pronta a fare da chioccia e a scacciare tutte le voci esterne e le proteste di chi voleva la testa dell’allenatore. Poi, la ripartenza quest’anno, per un cammino a tratti addirittura fantastico della Calpazio, capace di chiudere al quarto posto, con 25 punti ottenuti in quattordici gare, il girone d’andata. Poi la flessione, le sette sconfitte consecutive, ed ancora le tracce di un legame forte tra Rinaldi ed Adinolfi. Una squalifica per i fatti contro lo Sporting Scafati al "Vaudano", una crisi che poi trova la via d’uscita con un finale di campionato che regala una salvezza tranquilla ed il record storico di punti e di posizione in classifica. La Calpazio che chiude al nono posto e i complimenti al duo Rinaldi-Adinolfi, che oggi si separa per volontà dell’allenatore.