Inchiesta Calcioscommesse: anche il capaccese Angelo Alessio, vice allenatore della Juventus, rischia 1 anno e tre mesi di squalifica, così come il tecnico dei bianconeri, Antonio Conte (entrambi nella foto). A 15 mesi, infatti, ammonta la richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi, sia per Conte che per Alessio, fatta nel corso dell’udienza del processo sportivo in corso a Roma. Antonio Conte e Angelo Alessio erano stati deferiti per una doppia omessa denuncia nelle presunte combine delle partite di calcio Novara-Siena ed AlbinoLeffe-Siena, disputate nella stagione 2010/2011, quando il tecnico e il suo vice erano sulla panchina del club toscano. Ieri, la Commissione Disciplinare aveva definito "non congrua" l'istanza di patteggiamento a 3 mesi e 200mila euro concordata tra il procuratore, Stefano Palazzi, ed i legali dei due allenatori bianconeri. Caduta ogni possibilità di un nuovo accordo tra le parti, è giunta la richiesta di Palazzi. Al termine dell'arringa difensiva degli avvocati del tecnico della Juventus Antonio Conte e del suo vice Angelo Alessio, il presidente della Commissione Disciplinare, Sergio Artico, ha chiuso il dibattimento relativo al filone di Cremona dell'inchiesta sul Calcioscommesse. Domani mattina, presso l'ex Ostello della Gioventù del Foro Italico a Roma, prenderà il via il processo relativo agli atti trasmessi dalla Procura di Bari. La decisione definitiva dovrebbe arrivare tra l’8 ed il 9 agosto prossimi, o comunque prima della finale di Supercoppa, a Pechino, contro il Napoli. Intanto, la comunità sportiva di Capaccio si erge a difesa del proprio concittadino campione d’Italia: “Angelo è il nostro orgoglio, lo conosciamo tutti, è sempre stato un professionista serio e corretto – affermano alcuni amici - anche la sua famiglia, a Capaccio, è stimata e composta da persone umili. Siamo convinti che non c’entri nulla con questa brutta storia”. Qualche altro sportivo capaccese, invece, concorda a metà: “Non sta a noi dire chi sia colpevole o meno. Si tratta di un processo, con tanto di intercettazioni, testimoni e prove, e se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Noi siamo convinti che Angelo sia un uomo ed un tecnico onesto, ma crediamo soprattutto in un calcio pulito, e se qualcuno tradisce la fede dei tifosi e la lealtà dello sport, deve pagarne le conseguenze, altrimenti che esempio si trasmette ai giovani?”.