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APPELLO DEL FRATELLO
APPELLO DEL FRATELLO
Agropoli, caso Picariello: familiari “costretti” a sorvegliare la bara
Redazione
04 novembre 2022 14:28
Eye
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AGROPOLI. In attesa degli accertamenti dell’autorità inquirente e della conferma della Scientifica che la salma ritrovata presso il cimitero di Agropoli, il 27 ottobre scorso, sia effettivamente quella di Pasquale Picariello, sparita dal suo loculo tre anni fa, parlano ora i familiari, che lamentano di essere "costretti" a sorvegliare la bara per paura di nuove ritorsioni e che vengano inquinate possibili prove, affidando la loro voce a Mario Picariello (nella foto): "Stiamo facendo le notti davanti al cimitero. Tutta la famiglia, a turno, resta davanti ai cancelli dalle cinque del pomeriggio fino al mattino successivo. Le forze dell'ordine ci hanno detto di stare tranquilli, che devono essere fatti ulteriori riscontri. Noi, però, ci chiediamo perché, se la bara è sotto sequestro, non viene adeguatamente sorvegliata? Chi l’ha fatta sparire la prima volta, potrebbe tranquillamente rifarlo o compiere altri gesti per occultare eventuali prove. Vogliamo avere pazienza, restare umani, ma quanto dobbiamo aspettare ancora? Chiediamo solo di dare una nuova e degna sepoltura al nostro caro Pasquale, rimettere la sua salma dove stava e farlo riposare finalmente in pace".



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