Nuovo appuntamento al teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania con l’Oscar delle compagnie amatoriali. Venerdì 9 aprile alle ore 21 la compagnia “NoviTà” di Novi Velia presenterà il celeberrimo musical “Mamma mia!”. La serata, a ingresso libero, rientra nel cartellone dell’Oscar delle compagnie amatoriali.
La Compagnia teatrale “NoviTà” nasce a Novi Velia nel 2007, in un percorso parrocchiale promosso dal parroco don Aniello Panzariello, con l’obiettivo di aggregare persone di diverse fasce d’età attorno al comune interesse per il teatro. Tra le opere già messe in scena con successo dal gruppo c’è il musical su Maria e Giuseppe “La storia d’amore” di Fabio Baggio e la continuazione “Un’altra storia d’amore”.
La stessa rassegna dedicata alle compagnie amatoriali è stata voluta dal vescovo della diocesi di Vallo, Giuseppe Rocco Favale, e dal direttore del teatro, don Guglielmo Manna, con la direzione artistica di Carlo Sacchi, per la sua capacità di dare risalto ai giovani attori, di favorirne l’aggregazione e promuoverne i talenti.
Lo spettacolo che il gruppo di Novi Velia porta in scena è il notissimo musical “Mamma mia!”, scritto dalla drammaturga inglese Catherine Johnson e basato sulle canzoni del gruppo pop svedese Abba. Il titolo stesso del musical riprende quello di una famosa canzone della band.
La trama ruota attorno alle vicende di Sophie e di sua madre, Donna. Sophie, in procinto di sposarsi, vorrebbe l’assenso del padre, che però non ha mai conosciuto. Decisa a scoprire l’identità del genitore, si troverà a dover decidere chi, fra tre possibili candidati, è l’uomo che sta cercando.
Gli spettacoli dei gruppi amatoriali proseguono a cadenza settimanale. Il 16 aprile la compagnia “Arabesco” di Nocera Superiore in “Dalla stanza dei corvi”. Il 23 aprile la compagnia “L’altraltre” di Salerno in “Ti presento Roma mia”. Il 29 aprile la compagnia “Artisti per caso” di Santa Marina in “U cundu d’u nzuonnu”. Il 7 maggio la compagnia “Luna storta” di Battipaglia in “Letto ovale”. Il 10 maggio la compagnia “Eureka” di Catona di Ascea in “E denare fanno venì a vista ‘e cecate”.