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DELIBERA DI GIUNTA
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Capaccio Paestum, piano alienazioni: Comune punta ad incassare oltre 3 mln
Anna Vairo
12 dicembre 2022 10:25
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CAPACCIO PAESTUM. La Giunta comunale di Capaccio Paestum ha approvato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che sarà allegato al bilancio di previsione 2022 per la sua approvazione in Consiglio comunale. Sono in tutto 134 i beni da alienare, 6 invece quelli che l’Amministrazione civica retta dal sindaco, Franco Alfieri, intende valorizzare. Tra i beni da cedere rientrano, per lo più, ex canalette d'irrigazione e terreni distribuiti tra le località Capaccio Scalo, Torre di Mare, Licinella, Capo di Fiume e Laura. Non mancano locali adibiti a deposito e fabbricati residenziali, dislocati tra Borgo Gromola e Fornilli. Si va da un prezzo minimo di 468,94 euro per un podere di 12 mq alla Laura a 231.494,79 euro per un terreno di 3.900 mq al Parco dei Tigli. Per quanto riguarda gli immobili da alienare, invece, sei i fabbricati residenziali dislocati a Gromola, dove si trovano anche 5 locali commerciali, un laboratorio artigianale e tre depositi; 4 fabbricati residenziali da alienare sono invece situati ai Fornilli, dove sono ubicati anche sette depositi, cui si aggiunge un’unità immobiliare adibita a studio e un locale commerciale a Spinazzo. 

Sei, infine, i beni che il Comune di Capaccio Paestum intende valorizzare: il Camping Villaggio Nettuno, il compendio immobiliare Clorinda, il compendio immobiliare e campeggio Giglio, il camping Athena, il compendio immobiliare Residence degli Oleandri, tutti in località Laura, e il camping Ulisse, in località Ponte di Ferro. Per gli immobili da vendere, il Comune conta di recuperare quasi 3 milioni di euro; mentre i beni da valorizzare hanno un valore finale di locazione di circa 253mila euro. Tutti i prezzi sono stati oggetto di rivalutazione con adeguamenti ISTAT come per legge. I beni dell’ente inclusi nel piano delle alienazioni e valorizzazioni possono essere venduti, concessi o locati a privati, a titolo oneroso, per non più di 50 anni, ai fini della riqualificazione e riconversione degli stessi attraverso interventi di recupero, restauro, ristrutturazione; ed ancora, affidati in concessione a terzi o conferiti a fondi comuni di investimento immobiliare.



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