CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata alla nostra redazione dal coordinatore cittadino di Capaccio Paestum della Lega Salvini Premier, Giovanni Licinio (nella foto).
“L’art.1, comma 229 della L. n.197 del 29.12.2022 ha previsto la facoltà per i Comuni di aderire allo stralcio parziale delle cartelle di pagamento fino a 1.000 euro per il periodo 2000-2015, per i carichi di importo residuo alla data del 1 gennaio 2023. Con deliberazione n.04 del 26.01.2023, il Consiglio Comunale di Capaccio Paestum, invece, ha approvato il diniego allo stralcio parziale delle suddette somme iscritte a ruolo, dovute al Comune. In altri termini, la maggioranza consiliare ha stabilito che le suddette somme dovranno essere pagate per intero, perché, si legge nella premessa di tale delibera, tale diniego consentirebbe comunque al cittadino debitore di ottenere i medesimi benefici e, quindi, la medesima riduzione degli importi da pagare attraverso l’adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della Riscossione”.
È quanto mette in evidenza l’Avv. Giovanni Licinio, Coordinatore del Circolo della Lega Salvini di Capaccio Paestum, in merito alla recente decisione della maggioranza amministrativa di Capaccio Paestum di non avere voluto applicare lo stralcio/rottamazione parziale delle cartelle fino a 1.000 euro, con conseguente abbattimento di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni ed interessi di mora.
“Tuttavia, prosegue l’Avv. Giovanni Licinio - è singolare che il Sindaco abbia dichiarato nel suddetto Consiglio Comunale che la motivazione del diniego allo stralcio parziale è per il rispetto verso chi ha pagato le tasse, dal momento che ci sono residui attivi per decine di milioni di euro (circa 90), di cui crediti di dubbia esigibilità per circa 25 milioni di euro. Questo significa che sono somme non pagate e praticamente inesigibili. Si dovrebbe parlare di rispetto vero chi ha sempre pagato soprattutto per tali somme. Invece, i 190.000 euro relativi alle cartelle fino a 1.000 euro sono riferiti a circa 200-300 concittadini che molto probabilmente (erano e) sono in difficoltà economica, dato l’ammontare basso del debito. Per questo la legge ha previsto la possibilità di venire incontro a tanti cittadini che non sono nelle condizioni di pagare nemmeno a rate, perché anche 50 euro da pagare al mese è per loro drammatico, dovendo scegliere se mettere il piatto a tavola per i loro figli oppure pagare tale somma”.
“Nel frattempo, il decreto milleproroghe, convertito nella L.n.14/2023, ha modificato la disposizione prevista dalla legge di bilancio n.197/2022 e disposto la proroga fino al 31 marzo 2023 del termine entro il quale anche i Comuni POSSONO (hanno la facoltà di) deliberare di applicare lo STRALCIO INTEGRALE dei suddetti carichi di importo fino a mille euro, affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”. Infine, il Coordinatore Avv. Giovanni Licinio conclude dichiarando che “la proposta della Lega è di approvare in Consiglio Comunale lo stralcio integrale dei carichi innanzi specificati e di trasmettere telematicamente, entro il prossimo 31 marzo 2023, all’Agente della Riscossione tale delibera al fine di ottenere l’annullamento effettivo dei debiti oggetto del suddetto stralcio entro il 30 aprile 2023. Tale proposta si basa sul fatto che con lo stralcio/rottamazione integrale dei 1.000 euro, risulta evidente il beneficio per i cittadini in difficoltà di non dover pagare nulla di tale importo, rispetto al caso di stralcio parziale, quest’ultimo correttamente considerato inutile dalla maggioranza consiliare con la delibera di Consiglio Comunale n.4 del 26.01.2023, perché equivalente sul piano dei benefici all’adesione alla definizione agevolata che, parimenti, prevedono l’abbattimento di sanzioni ed interessi”.