CAMEROTA. Stop alla seconda operazione di brillamento delle rocce per la frana che insiste sulla strada del Mingardo, tra Marina di Camerota e Palinuro ordinato dal Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Il sindaco camerotano, Mario Scarpitta, è riuscito ad ottenere un tavolo di concertazione direttamente presso la Prefettura di Salerno al quale parteciperanno tutte le parti interessate per individuare insieme una soluzione rapida per lo sblocco dei lavori lungo la strada del Mingardo.

“Ringrazio sin da ora sua Eccellenza il Prefetto di Salerno che ha accolto la mia richiesta personale e domani mattina, alle 11.00 – ha affermato il primo cittadino -  Ne approfitto per ringraziare tutti i cittadini per gli attestati di stima e i messaggi di vicinanza ricevuti. È doveroso mettere fine a questa gigantesca macchina del fango costruita ad hoc per arrecare danni alla popolazione, all’intero indotto economico del nostro Comune, oltre che per minare in modo pericoloso la sicurezza e l’incolumità di cittadini e turisti. 

Chi ha firmato gli esposti, chi ha presentato interrogazioni parlamentari, non si è documentato a fondo e ha riportato notizie che non corrispondono al vero – ha tuonato Scarpitta. Nessuno ha mai pensato di intaccare e danneggiare la falesia che sovrasta la strada in località cala del Cefalo. I lavori, sin dall’inizio, hanno interessato semplicemente una vecchia frana che, dopo sopralluoghi e foto rilievi, si è constatato fosse in procinto di crollare e riportava diverse lesioni molto pericolose. Proseguiamo con impegno e sacrifici a lottare per il bene e la difesa di questa terra ma soprattutto per l’intera collettività. Sono sicuro, come abbiamo già fatto in precedenza, che lottando, remando tutti nella stessa direzione e dimostrando ancora una volta trasparenza e verità, riusciremo a superare anche questa”.