Sport
Serie D: ultime su Agropoli, Gelbison, Battipagliese e Savoia
Marco Rizzo
09 ottobre 2012 16:57
Eye
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AGROPOLI, RIPRENDE LA CORSA VERSO IL VERTICE

Serviva la vittoria per il rilancio. E l’Agropoli ha raccolto due piccioni con una fava. Il successo sulla Nissa, seppure striminzito rispetto alla qualità dell’avversaria, la compagine di Catanese, riscatta i tre ko di fila e rimette in carreggiata i delfini. La classifica, inoltre, con i risultati maturati domenica pomeriggio consentono ai biancazzurri di accorciare le distanze dal vertice. Salvatore Nastri era stato esplicito alla vigilia del confronto con i nisseni: “Possiamo ancora competere per le zone alte”. E l’1-0 del “Guariglia” consegna quest’opportunità all’Agropoli, che adesso va a caccia, a meno cinque dalla capolista Gelbison, del primato. Necessario sarà adesso fornire una marcia costante al percorso. Niente più cali di tensione ma soprattutto stop sul campo. Domenica ad Acireale servirà dimostrare la caratura di una rosa che si è scrollata di dosso la paura, ripreso il filo con i risultati positivi ma che sa di essere costantemente sott’esame e brava a muoversi nel 4-4-2 sperimentato da Nastri, che però predilige comunque altri moduli. Perché il campionato offre una chance ai delfini. A quest’ultimi la capacità di sapersela guadagnare fino in fondo.

AGROPOLI, IL BABY GIOIELLO GUIDO D’ATTILIO SEMPRE PIU’ DECISIVO

Sei punti su nove collezionati dall’Agropoli portano la firma in calce di Guido D’Attilio. Il classe 1994, gioiellino dei delfini, non ci tiene ad abbandonare minimante l’etichetta di uomo dai gol “pesanti”. Prima lo 0-1 di Cava, per tramortire la Pro Cavese. Adesso la rete che stende la Nissa e permette ai suoi la riconquista del successo. Per D’Attilio c’è già la fila. Messosi in luce già lo scorso anno nel campionato di Eccellenza, il ’94 è divenuto pilastro anche dell’undici di Nastri. Pedina insostituibile tra gli under da schierare per regolamento, ma non solo. I diciotto anni non sono un ostacolo per D’Attilio, pur immesso in un organico dalla tanta qualità. Centrocampista duttile, utilizzabile da interno o anche da trequartista, il talento agropolese ci sa fare anche davanti ai portieri avversari. Un “tesoretto” in casa da sfruttare per l’Agropoli, in attesa magari di lanciarsi personalmente e completamente, spiccando il volo verso categorie superiori. Per Guido D’Attilio è solo questione di tempo.

GELBISON, LA FAVOLA DELLA CAPOLISTA ROSSOBLU

A Vallo della Lucania si prova, in tutti i modi, a smorzarlo l’entusiasmo. Impossibile però non caricarsi ed esplodere di gioia davanti allo storico primato agguantato domenica pomeriggio. La molla che fa scattare l’intero ambiente vallese è nell’essere riusciti, con un budget limitato rispetto ad altre corazzate come Messina, Cosenza e Savoia, a trovarsi dopo sei giornate davanti a tutti. Unica imbattuta del girone, granitica dietro, spettacolare dalla cintola in su. E’ in questo brevissimo e concentrato sunto il motivo della leadership dei ragazzi di Alessandro Erra. Lo stesso trainer rossoblu si nasconde, sa che la sua rosa non è al livello delle altre, in termini di caratura, ma ciò che in campo mettono capitan Pecora e compagni è un elemento in più: la fame, la voglia, il desiderio di diventare grandi, di regalarsi emozioni e di donarle ad un pubblico sulle prime scettico davanti all’organico allestito ma poi bravo nel riempire il “Morra” e farsi trascinare dalle prestazioni dei rossoblu. Ora è il momento di sfruttare appieno la fase di esaltazione collettiva. Perché se la salvezza resta l’obiettivo massimo, è anche vero che l’appetito vien mangiando e la Gelbison, adesso, siede a capotavola.

GELBISON, ALESSIO GALANTUCCI SHOW

E’ stato scelto per ritagliarsi questo ruolo. Quello del trascinatore, del bomber, dell’attaccante che rendesse la strada per la permanenza meno tortuosa per la Gelbison. Alessio Galantucci, salernitano, classe 1981, si è avvicinato a casa scegliendo Vallo della Lucania, dopo l’ottima prova personale ad Acri, ma che aveva portato in dote una retrocessione. Problemi fisici da superare, all’inizio, poi l’inserimento e la perfetta sincronia con l’altro bomber Senè, con la coppia da sballo, autrice di ben otto reti in due. Ma Galantucci aveva bisogno di una giornata da vivere in copertina. Quale migliore proscenio se non un derby, con un “Morra” pieno? Ed eccolo Galantucci superstar regalare due perle, due meravigliosi tocchi ed esempi di classe, che rientrano nel repertorio di chi è cresciuto nelle giovanili della Salernitana, ha girovagato per mezza Italia, con tappe frequenti in Calabria, ma anche nella vicina Battipaglia. Aveva bisogno, Galantucci, a 31 anni, di un ambiente congeniale alle sue caratteristiche. Ora che la Gelbison sogna per le sue prodezze, Galantucci può davvero, a pochi chilometri dalla sua Salerno, dimostrare tutto il suo valore.

LA BATTIPAGLIESE VOLA NONOSTANTE LA GRAVE CRISI SOCIETARIA

Non finisce mai di stupire la Battipagliese di Emilio Longo. Al “Pastena”, dopo la corazzata Ischia, adesso capolista del girone H, paga dazio anche il quotato Taranto, che seppur partito in ritardo, è una delle squadre costruite per vincere. Ma davanti ai bianconeri terribili di Longo non c’è nulla da fare. Zebrette capaci di mettersi alle spalle, di lasciare ai margini del campo, per novanta minuti, i problemi societari e di gestione e di volare. Quinto risultato utile consecutivo, undici punti conquistati. Il ruolino parla di una Battipagliese che potrebbe inserirsi nel gotha del girone. Ma a frenare tutto, la bravura di Longo e le capacità di Sorrentino e soci, è la precaria condizione vissuta fuori dal rettangolo di gioco. Situazione legata alla società in alto mare  e l’allarme lanciato pochi giorni fa: senza interventi economici importanti, la favola potrebbe finire nel peggiore dei modi, perché l’ordinaria amministrazione, i costi, tra qualche settimana non potrebbero essere più sostenuti dagli attuali reggenti, tifosi bianconeri appassionati.

SAVOIA, ESONERATO PASQUALE VITTER: AL SUO POSTO SALVATORE AMURA

Ha provocato un terremoto, in casa Savoia, la sconfitta di Vallo della Lucania. Esonerato Pasquale Vitter. Al suo posto Salvatore Amura. I bianchi di Torre Annunziata decidono per il ribaltone in panchina, dopo il secondo stop in campionato. Il Savoia è comunque in piena corsa, a soli due punti dalla capolista Gelbison, ma la prestazione con l’1-3 ed il sorpasso dei vallesi in graduatoria sono aspetti che non sono piaciuti alla società oplontina. Ad Amura il compito di guidare il Savoia che con questo cambio tecnico ribadisce la volontà di provare a vincere il girone I. Domenica prossima, in un “Giraud” ancora vuoto, per la chiusura al pubblico fino al 23 dicembre, i bianchi, guidati da bomber Incoronato, dovranno fornire la prima risposta al nuovo allenatore. A Torre Annunziata giungerà il Noto.



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