Gli sono bastati otto minuti per mostrare qualcosa del suo infinito bagaglio tecnico da trequartista. Alessandro Serrone (nelle foto) bagna nel migliore dei modi l’esordio dal primo minuto con gli Allievi Nazionali della Roma. Un sinistro da favola per inaugurare la cinquina rifilata al Lanciano, una traiettoria a giro per il talento di Capaccio, un 16 enne, nato l’8 marzo del 1996, che sta nei modi e nei tempi giusti scalando categorie nel settore giovanile in quel di Trigoria dove Alessandro è arrivato due anni fa per mettersi agli ordini di Vincenzo Montella, nei giovanissimi nazionali. Adesso, l’opportunità con un nuovo mister, Sandro Tovalieri, altro ex bomber di razza, per plasmare ancora di più un estro già visibile da quando Alessandro Serrone militiva nelle scuole calcio locali Herajon, Poseidon e la Fox Paestum del papà Luigi. Il transito per lo Sporting Club Picentia e poi il trasferimento a Baiano. Passaggi necessari, sacrifici fatti di viaggi e chilometri macinati, prima di giocarsi una grande chance, approdando nella Roma, che ha creduto in lui battendo la concorrenza di altre fortissime realtà nazionali come Napoli e Fiorentina. Qui, Alessandro si è assunto anche la responsabilità di indossare la numero 10, maglia che nell’ambiente giallorosso fa rima con Francesco Totti ed Agostino Di Bartolomei. Alessandro ragazzo apprezzato anche dal punto di vista umano e dalla voglia matta di arrivare a grandissimi livelli, bravo a carpire anche i segreti dei più grandi, assistendo ad allenamenti e giocate della prima squadra, e che riesce a conciliare alla pratica calcistica anche la fondamentale carriera scolastica. Un vanto calcistico, per il territorio capaccese, ed un’annata iniziata nel migliore dei modi, da seguire passo dopo passo, come una scalata che sta proseguendo nel modo migliore ed un obiettivo da conquistare: regalarsi un futuro da protagonista nella Hall of Fame, nel calcio che conta.