GELBISON CAPOLISTA, LA SOCIETÀ : “PUNTIAMO ALLA SALVEZZA”
Il ritornello, in casa Gelbison, sarà sempre lo stesso: “Puntiamo alla salvezza”. Lo stesso concetto viene ripetuto da tutte le componenti. L’ambiente sogna, la favola continua, i risultati parlano chiaro, ma a Vallo della Lucania ci si nasconde. Se è pur vero che l’obiettivo per la realtà rossoblu è stato sempre di raggiungere quei famosi quarantacinque/cinquanta punti per garantirsi il raggiungimento della permanenza, è pur vero, che di settimana in settimana il campo emette giudizi sibillini ed incontrovertibili, capaci di elevare a candidata per la vittoria finale la cilentana. La Gelbison è prima, meritamente, è ormai al terzo successo di fila ed oltre all’aver centrato il poker di successi nel proprio stadio, il “Morra”, è riuscita anche a condurre in porto il primo blitz della stagione. Non era facile avere la meglio del Sambiase, in quel di Lamezia Terme. Nessuno ci era riuscito, la Gelbison invece sì. E il tutto con il piglio della grande, brava a rintuzzare e a colpire nei momenti giusti. Alessandro Erra è tornato dal confronto contro la sua ex squadra non solo con l’imbattibilità tenuta ben stretta ma con l’ennesima conferma, che giunge dai numeri e dalla classifica. I rossoblu sono primi per distacco, sono i più completi e costanti. In tema di primarie, la candidatura della Gelbison potrebbe essere solo questione di tempo. Forse un mese o poco meno, perché la corsa dei vallesi procede spedita e la salvezza più che un obiettivo sembra ormai una piccola pratica da evadere.
GELBISON CAPOLISTA, TUTTI A SEGNO I BOMBER DI MISTER ERRA
La Gelbison scopre di avere altre bocche di fuoco. Nel giorno in cui Senè e Galantucci non entrano nel tabellino dei marcatori, a prendersi la scena sono due giovanissimi, due under. Primo brindisi per Claudio Abagnale, uno dei tanti ormai talenti calcistici dell’hinterland cilentano lanciati dalla società rossoblu. Classe 1993, l’attaccante fa parte della lista di punte a cui Erra si affida. Mancava lui all’elenco dei bomber di stagione attualmente disponibili per il tecnico. Oltre alla coppia d’oro dei vallesi, anche Maurizio De Cesare si era sbloccato contro la Vibonese. Ed allora ad Abagnale è stata affidata un opportunità al sedicesimo del secondo tempo. Entrato da appena quattro minuti, l’under della Gelbison ha sfruttato il cross di Di Filippo per incrociare di testa e battere De Sio. Nello score c’era già entrato, invece, Alessio Grimaudo. Il palermitano, classe 1994, giunge alla seconda marcatura in centottanta minuti. A lui il compito di chiudere la partita-derby con il Savoia in contropiede, con il 3-1 che andò a legittimare la vittoria dei rossoblu. Poi, alla mezzora della gara di Lamezia Terme, la sua zampata ad approfittare di un errore difensivo calabrese e a regalarsi un altro abbraccio dei compagni. È questo uno dei tanti segreti della Gelbison capolista: tutti uniti nella lotta, tutti capaci di segnare.
AGROPOLI, PER RIENTRARE IN CORSA MANCANO I GOL DI MALLARDO
Serve più concretezza all’Agropoli se vuole cullare speranze di rientrare in corsa per il vertice. La strada l’ha illustrata Salvatore Nastri. Da una parte contento perché i delfini hanno chiuso da imbattuti anche ad Aci Catena il confronto, con l’Acireale quasi mai pericoloso dalle parti di Capozzi, ciò che non è piaciuto nei biancazzurri è stato il non riuscire a trovare il pertugio giusto per superare gli acesi. Troppe occasioni fallite, con l’Agropoli che ha comunque costruito tanto. Stupisce sempre di più l’assenza nel tabellino dei marcatori di Peppe Mallardo. Anche domenica pomeriggio varie opportunità ma nessun risultato. Ci si attende molto di più dal bomber ex Battipagliese. Di certo resta il fatto che il calendario offre una nuova possibilità ai delfini. Domenica è di scena al “Guariglia” il Noto. Sono queste chances da non fallire per restare agganciati al treno che conduce alle parti alte. La capolista Gelbison è lontana sette punti, ma il groviglio di formazioni, dalla seconda piazza in giù, è tutta ristretta in pochissime lunghezze. Vietato, però, fallire ulteriormente gli appuntamenti con la vittoria.
PRO CAVESE, “RIVOLUZIONE D’OTTOBRE”: PIETROPINTO TORNA IN PANCHINA
Una vera e propria rivoluzione d’ottobre a Cava de Tirreni. Cambia tutto. Via la nuova società che in estate aveva proceduto al cambio di denominazione, da Città de La Cava a Pro Cavese. Dentro la vecchia dirigenza, che aveva assicurato nel giugno scorso la promozione in serie D, con la vittoria dei play-off di Eccellenza. E con le novità, c’è anche il ritorno di Mario Pietropinto, l’allenatore della risalita di categoria. Oggi pomeriggio il primo allenamento agli ordini del tecnico, che da ex si presenterà domenica pomeriggio al “Morra” di Vallo della Lucania per il derby tutto salernitano del girone I. Giorni di forte tensione, quelli vissuti a Cava, dopo il confronto ultras-squadra e il repentino cambio dei vertici societari. Sul campo, la svolta tanto attesa è maturata, con la vittoria, la prima stagionale, contro la Vibonese al “Lamberti” che riconsegna la serenità necessaria agli aquilotti, adesso saliti a quota 7 e sicuri, per l’organico allestito, di poter dire ancora la loro in questo torneo, nonostante i dieci punti di distanza dalla vetta.