Giudiziaria
LA SENTENZA
LA SENTENZA
Presunti funerali per il clan: Tar accoglie ricorso, riapre l'agenzia capaccese Santalucia
Alfonso Stile
12 giugno 2023 15:18
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CAPACCIO PAESTUM. Presunti funerali per conto del clan Matrone di Scafati. Con apposita sentenza, il Tar di Salerno ha accolto i ricorsi presentati da tre agenzie di onoranze funebri salernitane, raggiunte lo scorso febbraio da altrettante interdittive antimafia a firma del prefetto, Francesco Russo, scattate a seguito di un’indagine risalente al dicembre 2022, condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno su delega della DDA presso la locale Procura, sugli affari illeciti delle aziende legate al sodalizio criminale scafatese retto da Antonio Matrone, detto Michele, figlio del noto boss Francesco Matrone, alias Franchino ‘a belva.

Si tratta delle ditte La Pace di Nocera Inferiore, Leonardo Mancusi di Sarno e Santalucia di Capaccio Paestum: per tutte, i giudici della prima sezione del Tar hanno accolto la richiesta di sospensiva e annullamento dell’interdittiva e dei provvedimenti con i quali gli uffici Suap dei rispettivi Comuni avevano disposto, sulla scorta della stessa, la revoca del titolo abilitativo all’esercizio dell’attività presso la sede legale ed eventuali filiali. Alla base della sentenza, un difetto sostanziale di contradditorio tra prefetto e parti interessati. 

Nello specifico, il Collegio ha rilevato che nell’interdittiva antimafia impugnata “manca qualsivoglia motivazione per giustificare la mancata comunicazione di avvio del procedimento e quindi la mancata garanzia procedimentale per l’interessato”. Ovvero, si legge ancora nella sentenza “se fosse stato garantito il contraddittorio procedimentale, oggi obbligatoriamente previsto dall’art. 92, comma 2 bis, D.Lgs. 159/2011 così come novellato nel 2021, ciascuna parte ricorrente avrebbe potuto fornire utili elementi per escludere la presunta contiguità “soggiacente” o “compiacente”, o per dimostrare il collegamento solo occasionale con l’organizzazione criminale. Il ricorso è pertanto accolto, con conseguente annullamento dell’impugnata informativa antimafia interdittiva”.

All’esito di tale sentenza la società di onoranze funebri Santalucia, rappresentata e difesa dagli avvocati Franco La Nocita e Simona Corradino, esprime “soddisfazione per aver sempre operato nella legalità” specificando che nessuno dei soci è stato attinto da alcuna misura cauterale personale nel procedimento penale che ha scaturito l’interdittiva. Dunque, da oggi l’agenzia di onoranze funebri Santalucia, insieme ai suoi 13 dipendenti, può riaprire e tornare da subito ad operare.



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