Cronaca
TORTURÒ A MORTE DUE RIVOLUZIONARI
TORTURÒ A MORTE DUE RIVOLUZIONARI
Capaccio Paestum, arrestato ex colonnello uruguaiano ricercato per crimini contro l’umanità
Alfonso Stile
06 luglio 2023 13:44
Eye
  15020

CAPACCIO PAESTUM. Viveva da oltre 10 anni, a Capaccio Paestum, uno dei criminali più spietati e ricercati d’Uruguay. Clamoroso l’arresto eseguito, nei giorni scorsi, dai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, che hanno scovato e stretto le manette ai polsi di Hermes Mario Tarigo Giordano (nella foto), 82 anni, colonnello delle Forze Armate uruguaiane in pensione, ex comandante del battaglione di fanteria n. 1 “Florida” ed ufficiale dell’intelligence.

Fuggito dal proprio paese nel 2011, era destinatario di un mandato d’arresto internazionale dell’Interpol, che lo aveva addirittura segnalato con il ‘Red Notice’ (bollino rosso) nella lista dei ricercati in tutto il mondo: su Tarigo Giordano, infatti, pende una condanna imprescrivibile per crimini contro l’umanità, nello specifico per duplice omicidio pluriaggravato, commesso durante la feroce dittatura negli anni Settanta, per aver ucciso sotto tortura due militanti del Movimento di Liberazione Nazionale - Tupamaros, il 28enne Walter Arteche e il 27enne argentino Gerardo Alter, studente d’Architettura. Una storia che ha ispirato anche un film.

I militari agl’ordini del lgt. Giuseppe D’Agostino, con il supporto del consolato dell’Uruguay in Italia, hanno provveduto all’identificazione dell’uomo anche attraverso le impronte digitali, in quanto sprovvisto di passaporto, dando poi esecuzione ad un ordine di cattura spiccato dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Salerno. Tarigo Giordano è stato già scortato all’aeroporto di Fiumicino per l’estradizione, dove è stato preso in consegna da polizia ed autorità sudamericane: un momento che i parenti delle vittime e le associazioni per i diritti civili locali aspettavano da oltre mezzo secolo.

LA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI UN SOPRAVVISSUTO - Arteche e Alter furono arrestati nel 1973 a Montevideo: incappucciati e in catene, furono portati al campo del battaglione Florida, guidato da Tarigo Giordano, insieme ad un altro rivoluzionario, Jorge Selves, scampato invece alla morte. Davanti al locale Tribunale, Selves rilasciò la seguente, drammatica testimonianza: “Al momento dell’arresto non c’è stata resistenza. All’arrivo sono stati denudati e legati a terra con dei polsini di cuoio, uno accanto all'altro. Immediatamente iniziano ad usare magneti inzuppati d’acqua come mezzo di tortura durante gli interrogatori. Dopo 15 minuti, Arteche muore. Gli inquirenti lo portano via. L’interrogatorio continua con me e Alter, unici prigionieri rimasti, e dopo mezz’ora anche Alter muore”. 

I Tupamaros furono un’organizzazione di guerriglia urbana armata, d’ispirazione comunista, fondata per rovesciare il potere e perseguitata dal presidente Juan Maria Bordaberry che, insediatosi nel 1972, diede luogo ad arresti di massa ricorrendo ad atroci metodi repressivi e torture per smantellare i rivoluzionari, molti dei quali sparirono nel nulla. Bordaberry, senza più alcun sostegno politico da parte del suo partito, fu poi costretto a cedere alle pressioni delle Forze Armate e, rimanendo presidente, cedette di fatto il controllo governativo ai militari nel luglio 1973: una sorta di colpo di Stato concordato, passato alla storia come ‘autogolpe’, che in quegli anni instaurò una dittatura "civico-militare" che soppresse il parlamento e dichiarò fuorilegge i partiti politici. 

IL COMUNICATO STAMPA DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI SALERNO DIRAMATO NEL POMERIGGIO - I carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, presso l’Aeroporto Internazionale di Roma Fiumicino, hanno provveduto a consegnare alla Polizia Uruguayana, per la successiva estradizione alle autorità di quel paese, Hermes Mario Tarigo Giordano, già destinatario di ordine di cattura internazionale emesso nel 2019 dal Tribunale Penale di Montevideo, perché accusato, quale ex ufficiale dell’esercito uruguayano, di omicidio pluriaggravato commesso in Uruguay, nel 1973, nei confronti di Alter Gerardo Moises.

L’uomo, già ricercato dall’Interpol, a seguito del recente rigetto del ricorso presentato alla Corte di Cassazione, è stato a Capaccio Paestum dapprima rintracciato e sottoposto a fermo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, perché gravato, in conseguenza ad accoglimento della domanda di estradizione avanzata sulla base dell’ordine di cattura internazionale dal Ministero della Giustizia alla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Salerno, da ordinanza della medesima Corte d’Appello di misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico in attesa delle operazioni di estradizione perfezionate in data 5 luglio 2023.



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