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24 AGOSTO
24 AGOSTO
Capaccio Paestum, rassegna 'Medeae... da Euripide in poi' nell'area archeologica
Comunicato Stampa
23 agosto 2023 15:19
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CAPACCIO PAESTUM. Giovedì 24 agosto il Tempio di Nettuno nel Parco Archeologico di Paestum sarà il magico scenario di MEDEAE…da Euripide in poi per la rassegna teatrale estiva “...dal Mito a + Ꝏ” 2023, giunta alla XIII edizione, prodotta dall’a.c. TEATRINEDITO AMG e dal COMUNE DI CAPACCIO PAESTUM. La proficua ed ormai consolidata collaborazione tra l’amministrazione comunale diretta da Franco Alfieri e l’Accademia Magna Graecia e, per diretta volontà dell’assessorato alla cultura, nonché vicesindaco, Dott. Maria Antonietta Di Filippo ed il sostegno dell’assessorato alla pubblica istruzione, quest’estate ha generato la realizzazione di un evento UNICO ed irripetibile, identificativo del territorio ed attesissimo dal pubblico, che raggiunge Paestum da tutta Italia e dall’Europa. Durante l’evento sarà anche annunciata la volontà, da parte dell’amministrazione comunale, di mettere a disposizione (come da Bando pubblicato sul sito del comune di Capaccio Paestum) delle Borse di Studio riservate a studenti residenti a Capaccio Paestum, che vogliano intraprendere un percorso di studio professionale, all’interno dell’Accademia Magna Graecia.  

A tal proposito annunciamo che la Scuola d’arte drammatica, ad ottobre 2023, riprenderà la sua attività, dopo il blocco causato dalla pandemia. Vi informiamo, infatti, che sono già aperte le iscrizioni per accedere alle fasi di ammissione. Per ricevere maggiori informazioni in merito, inviare una mail a ammissioni2023@hotmail.com 

MEDEA è ormai uno spettacolo cult della Rassegna “...dal Mito a + Ꝏ” che, quest’anno, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum, riusciamo ad offrire al pubblico. Come spiega Sarah Falanga, che è anche autrice e regista dello spettacolo: “Nel titolo dello spettacolo il genitivo latino del nome (Medea, ae), ossia "di Medea": un intenso e delicato susseguirsi, legato da un filo di sangue, di quanto la letteratura di ogni tempo abbia dedicato a Medea. È il viaggio di Medea, la visione "globale" del ruolo che questo personaggio ha avuto nel corso dei secoli. Euripide ha giocato sicuramente un ruolo decisivo. Infatti, fa da spartiacque tra due modi diversi di interpretare questa figura. L'elemento centrale della leggenda di Medea, o meglio quello che era divenuto centrale dopo Euripide, l'infanticidio, era stata un'innovazione del tragediografo ateniese rispetto alla tradizione precedente. Dopo il 431 a.C., la rappresentazione euripidea ha esercitato il suo influsso sulle letterature successive. Euripide, Seneca, Grillparzer, Alvaro, Pasolini, fino a Christa Wolf, sono compagni di questo viaggio teatrale verso Medea, per portare tutto quello che "di Medea" abbiamo imparato nei secoli. Mi affascina il tentativo di giungere, per quanto possibile, alla base di tutte queste tradizioni, non con approccio scientifico, bensì come attrice e regista, con immaginazione e fantasia nutrite tuttavia da un'ampia conoscenza delle condizioni di vita di questa figura.” Medea vive l’eterna tragedia di dover portare in scena la sua storia, da tutta l’eternità, ossia da quando è stato scritto per la prima volta il suo nome, famoso ormai tra gli dei e tra gli uomini di ogni tempo. Ogni volta che vi sarà un pubblico, come in un girone dantesco, sarà costretta a rivivere la sua tragedia, il tradimento, il dolore e l’estremo gesto dell’infanticidio lucido e cosciente. L’inizio dello spettacolo è generato dalla fine di uno che, poc’anzi, è terminato.  Alla vista di un nuovo pubblico, il personaggio si prepara e rivivere tutto, per raccontarsi a nuove donne ed a nuovi uomini. “E’ un dolore che non vuole passare, un dovere dato dalla sua stessa natura.”Tutti gli autori di Medea sono stati di supporto al riadattamento del testo (curato dalla stessa Sarah Falanga) che va in scena leggero, lineare, moderno nell’essenza e nella messa in scena. La scena è un ring entro il quale il pubblico è avvolto. Persa la dimensione abituale, rompendo la “quarta parete”, lo spettatore è al centro della vicenda, proprio come succede nell’animo di chi si trova, costrette a rivivere il suo dramma ogni volta che il teatro lo chiede, o meglio ogni volta che il “dovere di catarsi” richiama l’essenza di un personaggio teatrale.  In scena tre Medee, che rivivono il tormento dell’uccisione come estrema ratio, fino a giungere all’epilogo che chiude il cerchio, che presagisce un nuovo inizio…il ritmo ininterrotto di un’esperienza che da secoli il personaggio è votato a donare al pubblico e dal quale non può esimersi (destino dal quale non può prescindere) ed in questo ciclo v’è l’eterno tormento, dal quale per sua stessa natura non può liberarsi nonostante l’estrema sofferenza di ogni spettacolo.

Medea: libera, magica e orgogliosa creatura! 

In scena con Sarah Falanga, Laura Mammone, Christian Mirone, Giorgia Palmucci, Giusy Paolillo, Damiano Agresti, Marco Gallotti, Floriana Petraglia (danzatrice) e con la partecipazione delle piccole Diletta Sgritta e Maria Vittoria Lembo.

Disegno luci Christian Mirone

Costumi Laeticia Craig

Fonico Pino Laudando

Service audio-luci a cura di Classico Light Salerno di Francesco Ferrigno

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.30 – Parco Archeologico di Paestum 

L’ingresso è libero – Prenotazione Obbligatoria (Biglietti SOLD OUT)

Si accede attraverso il varco (zona biglietteria) del Tempio di Nettuno – area pedonale – Parco Archeologico di Paestum 

 



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