BATTIPAGLIA. Momenti di tensione, ieri sera, nel corso del Consiglio comunale a Battipaglia con una bagarre tra consiglieri di maggioranza ed opposizione durante gli interventi. Necessario anche l’intervento di alcuni vigili urbani per riportare la calma.
A denunciare il tutto è stata Civica Mente, con un post su Facebook: “Il consiglio comunale di stasera è stata l’ennesima brutta pagina della città. Quando certe scene vedono protagonisti i rappresentanti dei pensieri, delle idee e dei valori dei Battipagliesi non si può far finta di niente. Un'ipocrisia enorme rispetto ai richiami alla civiltà solitamente destinati da queste stesse istituzioni ai cittadini. Ci dispiace evidenziare l'assoluta inadeguatezza e faziosità con cui viene presieduto e condotto il consiglio comunale, quello che dovrebbe essere la massima espressione di Battipaglia, con frasi del tipo “finalmente se ne vanno” oppure “vat corc”. Espressioni che manifestano la parte peggiore della città. Nel marasma generale, fuori dalla possibilità di discutere anche sulle cose più semplici, il Sindaco coglie l'occasione di trasformare il consiglio comunale in un comizio personale, impedendo ogni possibilità di replica ad affermazioni false, al limite delle follia, sintomatiche di una mancanza di autorevolezza nel condurre Battipaglia. Proprio quel sindaco che, non molto tempo fa, aveva promosso un manifesto per una comunicazione "non ostile". Come per ogni promessa, l’esatto contrario. Per anni siamo stati chiamati i "ragazzi di Civica Mente", un modo per deriderci e sminuirci. Per anni ci hanno accusato di inciviltà per manifesti, proteste civili e associazioni dei luoghi di rappresentanza al Circo. Per anni, come accade sempre in città, si è indicato il dito e non la Luna. Oggi, per l'ennesima volta, si è avuta la prova che tali pensieri e comportamenti vergognosi siano la vera rovina di una città sopita, molto di più di una forma, magari casinista, ma sicuramente fondata su un'idea più alta delle istituzioni che rappresentiamo e che rispettiamo. Ora che anche dai banchi della maggioranza qualcuno se ne sta rendendo conto, non è più possibile far finta che sia tutto "normale", perché è questa percezione misera di normalità che ci sta relegando a città mediocre e degradata. Non siamo più disposti a tollerare tali comportamenti da parte di chi la città non l'ha mai amata, di chi sfrutta quotidianamente una collettività fondata su altri valori. Pretendiamo una guida che metta al centro la Battipaglia migliore, che ci restituisca dignità e bellezza, che ci renda cittadini orgogliosi, e non mortificati. Abbiamo pensato tante volte che si fosse toccato il fondo ma pare, purtroppo, che non vi sia una fine”.
A replicare è la sindaca Cecilia Francese, con una nota stampa. “Quando in Consiglio Comunale ci si abbandona alle urla ed alle offese , è sempre un pessimo segnale, che non colpisce la maggioranza o la Sindaca, bensì lede direttamente l'immagine del Consiglio Comunale. Del massimo organo collegiale cittadino. Il Consiglio si è dato delle regole , condivise, che ne disciplinano il funzionamento e che sono trasfuse in un apposito Regolamento, e di cui il Presidente è il garante. Si può dissentire sui singoli argomenti posti all'ordine del giorno, e guai se non fosse così! Si può polemizzare anche in modo netto con le posizioni di questo o quel gruppo politico o singolo Consigliere, o con le posizioni illustrate dal Sindaco o da un assessore , ma andare oltre, cercare di imbrigliare il Consiglio Comunale, cercare di portare il confronto, anche serrato, sul terreno della rissa, urlare contro il Presidente è sempre un pessima scelta , che da un lato contribuisce ad allontanare i cittadini dalle istituzioni democratiche locali, e dall'altro rivela una grande debolezza politica. Chi Polemizza in modo strumentale , lancia accuse , spesso infondate, non può non aspettarsi che ci sia una replica! E guai se non ci fosse . Si correrebbe il rischio di trasformare l'ora di comunicazioni in un momento di monologhi a senso unico. Risentirsi per le repliche della amministrazione , chiedere di andare in deroga al regolamento del Consiglio è un segnale sconcertante di debolezza politica. Ieri sera questa debolezza è emersa in tutta evidenza, allorquando la minoranza ha preferito abbandonare l'aula dopo l'ora delle comunicazioni, invece di affrontare la discussione sui singoli punti all'ordine del giorno come se questi non fossero aspetti che la riguardassero. Un ringraziamento va ai Consiglieri della maggioranza, rimasti compatti in aula, consentendo al Consiglio Comunale di assolvere al proprio compito, deliberando tutti i punti all'ordine del giorno”.