AGROPOLI, PROVVEDIMENTI DASPO PER CINQUE SUPPORTERS BIANCAZZURRI
La squadra, con Dellisanti, prepara l’esordio del nuovo allenatore in una partita assolutamente da vincere contro il Città di Messina domenica al “Guariglia”, ma la settimana dei biancazzurri è scossa dal provvedimento di Daspo (il divieto di assistere alle manifestazioni sportive) emesso nei riguardi di cinque tifosi dell’Agropoli. Il motivo è nell’aver acceso fumogeni in occasione di due incontri in trasferta. Quelli di Cava de’ Tirreni, al “Simonetta Lamberti” alla prima giornata, e di Messina, al “San Filippo”, alla terza giornata. Pronto il ricorso in appello dei cinque tifosi, anche se le attuali disposizioni parlano chiaro, perché vietano il possesso di fumogeni e petardi in occasioni di manifestazioni sportive. Una possibilità di venir fuori dalla vicenda è offerta dalla prova che gli artifizi pirotecnici non sono stati utilizzati per offendere e recare danni. Anche la società cilentana si è schierata al fianco dei tifosi, chiamati domenica a fornire il massimo apporto all’Agropoli: “Quella agropolese è una tifoseria seria e corretta, si tratta di un provvedimento assurdo ed infondato”. Sul fronte tecnico, oggi le prime prove di formazione per Dellisanti che dovrà ricevere notizie soprattutto dallo staff medico sul recupero di elementi importanti come Toscano e Parisi.
AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL CITTÀ DI MESSINA HA IL MIGLIOR ATTACCO DEL GIRONE
E’ l’attacco più prolifico del girone I, con diciannove gol realizzati. Il Città di Messina, nel suo primo anno di serie D, è partito a fari spenti. I riflettori erano tutti per l’altra squadra dello Stretto, il blasonato Acr Messina. Ed invece, dopo dieci giornate, la squadra di Pasquale Rando è al quarto posto, ad un solo punto da Corona e soci e a sole tre lunghezze dalla capolista Cosenza. Merito di un gruppo che gioca un gran bel calcio, finalizzato da calciatori importanti, tra Saraniti, cannoniere con cinque gol, Citro e Tiscione, entrambi giunti a quattro marcature. E’ proprio il 4-3-3 di Rando a fornire tante opportunità di andare in rete, in ogni partita. Anche il centrocampo partecipa. Giardina è arrivato a tre realizzazioni. L’unico neo il non riuscire ad avere continuità tra le esibizioni interne e le apparizioni esterne. Il Città di Messina è l’unica squadra ad avere vinto, finora, tutte le partite giocate nel proprio stadio, il glorioso “Giovanni Celeste”. Fuori casa, sono arrivate le tre sconfitte, contro Gelbison, nel derby del “San Filippo” contro l’Acr Messina e nella gara di Acicatena contro l’Acireale. Ma Saraniti e soci hanno colpito ed affondato il Ragusa e portato in riva allo Stretto un punto dall’altra tappa in Campania, quella di Cava de Tirreni contro la Pro Cavese. Adesso il secondo ed ultimo viaggio nel Cilento, ad Agropoli, dove i biancazzurri di Dellisanti avranno a che fare, come avrete capito da questi numeri, con una compagine non facile da superare.
GELBISON VERSO COSENZA: EMERGENZA DIFENSIVA, OUT ANCHE PASCUCCIO
Emergenza in casa Gelbison. Ieri pomeriggio, al termine dell’allenamento pomeridiano, si è bloccato anche Niccolò Pascuccio. I rossoblu, salvo miracoli dell’ultim’ora, si presenteranno nella supersfida del “San Vito” che vede opporsi prima e seconda in classifica, distanziate di un punto, senza la coppia centrale titolare. Assenze davvero pesanti per Alessandro Erra. Lo dicono le statistiche, perché quello della Gelbison è il miglior pacchetto arretrato del raggruppamento con sole sei reti subite. Il cruccio è tutto nel non potersi giocare tutte le possibilità che l’organico dell’attuale vicecapolista permette. Problemi muscolari per Pascuccio e reparto quasi completamente da reinventare per Erra, già costretto a fare a meno di Luigi Manzo, l’altro colosso della retroguardia vallese, fermato per un turno dal giudice sportivo per cumulo di ammonizioni. Di ieri anche la comunicazione di una multa di 800 euro alla società, già colpita due settimane fa da un’ammenda di 400 euro. Un esborso di 1200 euro in soli quindici giorni. Intanto, tra gli over rossoblu è certa anche l’assenza di Senè. Anche l’attaccante di colore è out per il big-match per squalifica. Ed inoltre, anche l’infermeria presenta un conto salato, con il difficile recupero di Abagnale, mentre si lavora per rimettere nelle migliori condizioni l’altro under Di Filippo, che ieri ha svolto assieme a Grimaudo, che però non è in dubbio, un lavoro differenziato. Oggi consueto test contro la Juniores. Erra cercherà di impostare, davanti a tutti questi forfait e problemi, il migliore 4-4-2 possibile, contando sulla totale disponibilità al sacrificio di tutto il gruppo e sull’ormai certo reinserimento di Magliocca e Galantucci, con il bomber salernitano che sa di avere sulle spalle l’intero peso dell’attacco vallese.
COSENZA-GELBISON, GAGLIARDI TIENE A RIPOSO BOMBER MOSCIARO
Gianluca Gagliardi tiene a riposo, precauzionale, bomber Mosciaro. L’attaccante silano, capocannoniere del girone, non ha partecipato al lavoro di ieri in casa Cosenza. Non ci sono dubbi sul suo utilizzo nel big-match con la Gelbison, anche perché con i cilentani senza i due centrali di difesa titolari, per Mosciaro si prefigura un pomeriggio meno impegnativo. Certo anche il ritorno dal primo minuto di Pietro Arcidiacono. Resta confermato lo stop per venti giorni del fantasista Guadalupi. Per il resto è forte l’attesa anche nella Sila per la gara del “San Vito” che richiamerà una forte presenza di pubblico sugli spalti. Le prestazioni di Mosciaro e soci hanno riavvicinato una piazza rimasta scottata dalla mancata ammissione in Lega Pro, nella scorsa estate, nonostante la vittoria dei play-off di serie D con una squadra che sulla carta si presentava più forte della rosa attuale. Eppure, quest’anno, con un budget più limitato, stanno maturando risultati importanti, con le sette vittorie in dieci partite che hanno fatto finora la differenza rispetto alle altre. Vince molto il Cosenza che ha perso due volte, peraltro di fila, crollando prima al “Celeste” contro il Città di Messina al 92’, facendosi rimontare da un gran gol di Citro, e poi nel derby contro il Comprensorio Montalto, quando la matricola calabrese sbancò il “San Vito” per 3-0, fornendo un immagine di un Cosenza in crisi, prima della rincorsa delle ultime giornate, fatta della serie ancora in atto di tre vittorie di fila e il raggiungimento della vetta già agguantata alla quinta giornata.