Politica
COMUNE COMMISSARIATO
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Perdifumo, manifesto del gruppo "Io voglio vivere qui" per spiegare le ragioni della crisi
Antonio Vuolo
25 settembre 2023 12:12
Eye
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PERDIFUMO. “I cittadini non meritavano tutto questo”. Esordisce così il manifesto realizzato da Clelia Botti, Nazario Matarazzo e Vincenzo Vigorito, i tre consiglieri di maggioranza che hanno aperto di fatto nei mesi scorsi la crisi in seno al Consiglio comunale fino a portare allo scioglimento dell’Amministrazione Paolillo, divenuta ufficiale nei giorni scorsi con le dimissioni dei tre esponenti del gruppo “Io voglio vivere qui” e dei tre consiglieri di minoranza. Con questo testo, i tre hanno spiegato le motivazioni del loro gesto, dicendo come “l’ormai ex sindaco in questi anni non ha mai voluto recepire” le loro istanze, aggiungendo come non “ha mai cercato realmente una sintesi” in questa crisi politica. “Avevamo da tempo espresso il nostro disagio. Nei tanti incontri che abbiamo avuto, non abbiamo mai appurato la volontà di ripartire insieme e diversamente, di offrirci un cambiamento rispetto ad un modo di amministrare che non abbiamo mai condiviso. C’è stato sempre poco confronto” si legge ancora nel manifesto. “Noi ci saremmo aspettati un metodo politico decisamente più aperto e democratico, volto alla programmazione e non alla semplice risoluzione delle urgenze” rincarano la dose i tre ex consiglieri. Poi, entrano nel dettaglio della crisi, spiegando come “le riunioni sono state a dir poco imbarazzanti” perché “noi cercavamo di porre l'accento sull'esigenza di darci una visione nuova e, in base a questa, organizzare la nostra azione amministrativa”. Quindi, il testo conclude: “Un buon sindaco avrebbe gestito diversamente la crisi della sua maggiorana, pur di salvarla, avrebbe fatto scelte coraggiose, rispettose delle diverse sensibilità. Continuare poi a porre l'accento sulla presenza fisica sul comune ci sembra solo fuorviante. Piuttosto, chiariamolo, il ruolo del consigliere comunale non è quello di sostituirsi agli uffici (non c'è da timbrare nessun cartellino) o di scendere nei tombini e riempire buche, ma di rendere l’Amministrazione efficiente, programmando e dando i giusti indirizzi politici amministrativi. Oltretutto, per onor di verità, il vice sindaco dimissionario Botti è stato sempre presente, fino al giorno delle dimissioni, ma, diciamolo, le difficoltà sono state tantissime, perché non c'è stato spirito di collaborazione. Gli altri consiglieri, nonostante gli impegni lavorativi, hanno chiesto, più volte, riunioni periodiche per essere aggiornati e partecipare alla vita dell'ente. E poi sarà davvero negativa l’esperienza del commissariamento dell’Ente?Ricordiamo, infine, ai cittadini tutti, che gli uffici potranno continuare a fare il loro lavoro e che avremo le stesse occasioni in merito ai PNRR, soprattutto con un Commissario così competente alla guida dell'Ente. Forse, la versa scelta responsabile, data la situazione descritta ed il perdurare di crisi probabilmente insanabile, è stata decidere di andare a casa”. 



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