POLLICA. Continuano gli appuntamenti della terza edizione del “Cilento festival – Pollica” che si tiene negli spazi del Teatro Sala Keys. La manifestazione è dedicata ad Angelo Vassallo a tredici anni dal suo omicidio. Tanti gli incontri di qualità che animeranno il cartellone pensato dal fondatore e direttore artistico Girolamo Marzano. Domani, 29 settembre a salire sul palco sarà Giuseppe Manfridi – tra gli autori italiani viventi più rappresentati – con Lorenzo Manfridi, per portare in scena due testi, “La particina”. Lo spettacolo inizia al serrarsi delle porte del teatro: ancora nel foyer si fa largo tra il pubblico lo stesso Manfridi che, presentandosi come una “guida”, accoglie i presenti identificandoli con un gruppo di turisti da introdurre all’incontro con uno strano esemplare scenico che i supposti gitanti sarebbero venuti a conoscere al pari di un animale esotico meritevole di una visita organizzata. Si tratta, in questo caso, di un prezioso esempio di ‘particina’ teatrale prelevata da uno dei testi più famosi di tutti i tempi: Romeo e Giulietta. A conclusione di questo singolarissimo prologo, la guida si avvia nello spazio della finzione, definito come ‘un sottoscala’ dove vengono tenute le ombre dei personaggi quando non siano chiamati a raccontare la storia di cui partecipano, e qui si incontra appunto con la particina per far sì che si manifesti e si esprima, sino a rivelare il segreto di cui è portatrice. Il dialogo si avvia difficile e spigoloso. La particina in questione, mortificata dal fatto di essere chiamata nella vicenda di Romeo e Giulietta solo per dire due battute e basta, cova un evidente rancore nei confronti del suo autore e dei suoi colleghi più rinomati. È permalosa e spesso ringhiosa. Da un lato difende la propria categoria, dall’altra non ne vorrebbe certo far parte.
Il 30 settembre tocca a Giulia Morgani interpretare un testo di Giuseppe Manfridi, “La Castellana”, ispirato alla figura della contessa ungherese Erzsébet Báthory (1560-1614). Convinta che il sangue delle fanciulle vergini le garantisse un’avvenenza eterna, fece del suo castello uno spaventoso luogo di sterminio seriale. I documenti del processo che le venne intentato contro, e che la condannò a essere murata viva, parlano di 650 vittime. Il cartellone, che vede la collaborazione artistica di Paolo De Santillana, sarà arricchito, nel mese di ottobre (la data verrà comunicata successivamente), dalla presentazione del libro della giornalista Stella Cervasio, “Taccuino del serraglio. Nel labirinto dell'albergo dei poveri” (Langella edizioni). Progettato a metà del Settecento dall’architetto Ferdinando Fuga per volere del re Carlo di Borbone allo scopo di raccogliere e insegnare un mestiere a tutti i poveri del Regno di Napoli, la realizzazione del Real Albergo dei Poveri rendeva concreto lo spirito filantropico delle idee illuministe allora diffuse nella capitale del Regno. Nei secoli successivi l’edificio, mai realmente concluso, è stato destinato alle più disparate funzioni e ha conosciuto un progressivo degrado. Il libro di Stella Cervasio, costruito come un taccuino giornalistico, accompagnato dalle eloquenti fotografie di Riccardo Siano e corredato da una ricca appendice, ha il grande merito di guidare il lettore in una visita a questo storico monumento, illustrandone lo stato attuale e le varie ipotesi sul suo futuro. La presentazione sarà l'occasione per ricordare il sociologo Domenico De Masi, che del libro ha curato la prefazione, recentemente scomparso.
L'edizione 2023 è dedicata ad Angelo Vassallo. “Vassalo era un mio amico. Non intimo di quella intimità che esiste tra gente cresciuta insieme da ragazzi o per anni. Bensì per il fatto che, sia pure molto vagamente, ci univano idee che oggi chiameremo di “politica culturale” - ricorda Marzano - Quando ci vedevamo mi chiedeva sempre del mio teatro che aprii nel 1994 a S. Marco di Castellabate. Soprattutto mi chiedeva quando mi decidevo ad andare ad aprire uno spazio ad Acciaroli. Insieme facemmo anche dei sopralluoghi. Tra questi lo spazio dietro la torre sul porto oltre a un altro enorme spazio dove organizzare anche eventi di grande richiamo. Non gli diedi ascolto con suo grande rammarico. Quando appresi del suo assassinio ripensai a quelle occasioni perdute ed ebbi la sensazione che non sarebbero tornate. Prima di lasciare la direzione artistica di Castellabate luogo dell’incanto nel 2018, non ebbi dubbi nell’inserire nel programma lo spettacolo tratto dal libro del fratello Dario “Il Sindaco Pescatore” interpretato da Ettore Bassi. Oggi, anche grazie al suo vice di allora e attualmente suo successore, Stefano Pisani, il Comune di Pollica alla frazione di Pioppi è sede di una sala teatrale, da oltre due anni. In essa oltre all’attività teatrale facciamo i cineforum, incontri con studenti, stage sulla dieta mediterranea, convegni. Così in qualche modo, onoriamo la sua memoria. Con un evento a lui dedicato e realizzando-mutatis mutandis- un suo grande desiderio”.