AGROPOLI. Peculato e falso nella gestione della società partecipata Agropoli Cilento Servizi. All’esito dell’udienza preliminare, tenutasi ieri mattina presso il Tribunale di Vallo della Lucania, il gup Mariachiara Sannino, accogliendo la richiesta del pm inquirente Vincenzo Palumbo della locale Procura della Repubblica, ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. A processo, dunque, l’ex sindaco di Agropoli, Adamo Coppola; l’attuale presidente della società partecipata, Domenico Gorga; il direttore generale Giuseppe Capozzolo ed il suo predecessore, Fabio Serafini; Giuseppe Conte, legale rappresentante della cooperativa Il Faro, e Luca Gregorio, legale rappresentante della società Truck Star srl.
Tra i legali difensori, anche gli avvocati Antonio Mondelli, Franco Maldonato e Domenicantonio D’Alessandro, che avevano prodotto corpose memorie difensive a discolpa dei propri assistiti. Prima udienza fissata il 7 dicembre prossimo davanti ai giudici del Tribunale cilentano, in composizione collegiale.
LE PRIME DICHIARAZIONI DEGLI IMPUTATI - Il presidente Mimmo Gorga ha affidato ai social il proprio commento: “Sono amareggiato ma sereno soprattutto per i tanti attestati di solidarietà che sto ricevendo. Da avvocato so che i provvedimenti dei Giudici, anche quelli non positivi, vanno sempre rispettati e non commentati. Sono pronto a disputare questi ‘tempi supplementari’, lo devo, oltre che a me stesso e alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno collaborato e che collaborano con me nella vita lavorativa ed amministrativa. Affronterò fino in fondo la fase dibattimentale nella certezza di poter dimostrare la mia completa estraneità ai reati che mi vengono contestati. E, anche se sembra inutile, userò sempre il sorriso come la miglior cura, è un esercizio d'amore per se stessi e per gli altri”. Adamo Coppola, invece, a StileTV ha dichiarato: “Avrò modo di dimostrare nelle sedi opportune l’infondatezza delle accuse mosse a mio carico. Affronterò il processo con serenità e ne uscirò sicuramente più forte”.
LE IPOTESI ACCUSATORIE - Per tutti, il reato ipotizzato è di peculato in concorso: otto i capi d’imputazione contestati, con l’ex primo cittadino Coppola coinvolto, in un solo episodio, per il reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, negli anni dal 2016 al 2018. Le accuse, in sintesi, sono di aver distratto fondi della società in house del Comune per elargirli alla coop ed alle altre società citate, liquidandoli attraverso affidamenti fittizi, duplicazione di pagamenti mascherati come errori materiali, compensi per lavori inesistenti, rimborsi per il pagamento di generi alimentari (panettoni natalizi) e rifornimenti di carburante per mezzi non di proprietà dell’Agropoli Cilento Servizi. L’indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile di Salerno su delega della Procura cilentana. Inizialmente, gli indagati erano dodici.