NOVI VELIA. Ieri, seconda domenica di ottobre, si è chiuso il santuario del Sacro Monte di Novi Velia. Alla concelebrazione, presieduta da mons. Vincenzo Calvosa assieme a don Aniello Panzariello e al rettore, don Carmine Troccoli, sono giunti numerosi pellegrini da Calabria, Basilicata e dalla provincia di Salerno. Le ciaramelle, chitarre e organisti, hanno accompagnato i canti delle compagnie giunte dalle tre regioni dove la Madonna è pregata. In tanti, commossi, da tutta la diocesi di Vallo della Lucania, sono saliti sul Sacro Monte, a 1700 metri, per dare l’ultimo saluto all’immagine mariana che, da secoli, raduna fedeli da maggio a ottobre.
Quest’anno, una donna originaria di Altavilla Silentina è deceduta, probabilmente a causa di un infarto, una nota che ha reso la solenne cerimonia della chiusura dolorosa e sconvolto i tanti pellegrini che, assieme a lei, erano in chiesa per salutare la Vergine. Sono stati vani, purtroppo, i tentativi delle organizzazioni volontariato e dei medici giunti da Vallo della Lucania e presenti sul santuario, per rianimare la 70enne.