AGROPOLI. Scandalo multe al Comando della Polizia Municipale di Agropoli. L’indagine, coordinata dalla magistratura penale e contabile, si allarga anche alle ingiunzioni di pagamento emesse dalla società di riscossione Gamma Tributi, relative agli anni 2016-2018-2019, “oggetto di discarico totale o parziale eseguito, su disposizione del comandante all’epoca dei fatti, secondo procedure risultate irrituali e/o inficiate da irregolarità”. 

Lo si evince testualmente dalla nuova determina pubblicata sull’albo pretorio, a firma dell’attuale capo dei caschi bianchi agropolesi, il magg. Antonio Rinaldi, con la quale si approvano altri due elenchi, per complessivi 631.492 euro, a carico di 1.582 automobilisti sanzionati per infrazioni al Codice della Strada. Per costoro, la Gamma Tributi dovrà ora procedere all’annullamento in autotutela dei discarichi delle ingiunzioni di pagamento, totali e parziali, disposti dal comandante dell’epoca, e contestualmente riattivare le procedure di riscossione coattiva, mediante ruolo, delle somme dovute all’ente civico.

Non solo: dall’atto si evince ancora che, sotto la lente d’ingrandimento, finiranno anche l’annualità 2017 ed i preavvisi di accertamento e pagamenti parziali, oggetto sicuramente di future determine.

Dunque, carte alla mano, il ‘buco’ nei conti del Comune di Agropoli diventa una vera e propria voragine: ai 6.041 verbali annullati senza apparente motivo, alle 3.657 sanzioni mai inviate e non più esigibili dal Comune ed alle 271 multe archiviate con ‘ricorso in atto’ in ordine alle quali, però, non risulta proposto alcuno scritto difensivo da parte dei trasgressori, che hanno causato complessivamente un ammanco di quasi 1.4 milioni di euro alle casse dell’ente civico, vanno ad aggiungersi dunque altre 1.582 ingiunzioni di pagamento discaricate irregolarmente per ulteriori 631.492 euro, per un totale complessivo di oltre 2 milioni di euro.