CAPACCIO PAESTUM. La BCC di Capaccio Paestum e Serino celebra quest’anno i 70 anni dalla sua costituzione. Il 18 ottobre 1953, dalla volontà di 88 soci fondatori, nasceva la Cassa Rurale ed Artigiana di Capaccio. In occasione della ricorrenza del 70°, la BCC ha organizzato un evento che ha visto la partecipazione dei vertici del Credito Cooperativo Italiano: Federcasse, Gruppo Bancario Iccrea, Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria, iDEE – Associazione delle donne del Credito Cooperativo, Federazione Lombarda BCC, Cooperazione Trentina, Banche di Credito Cooperativo. Un momento di riflessione per immaginare, partendo dall’esperienza maturata in 70 anni di vicinanza al territorio, come si possa migliorare il presente e soprattutto il futuro. Nella cornice del NEXT -Ex Tabacchificio di Capaccio Paestum, testimonianza di archeologia industriale recuperata dal comune di Capaccio Paestum per essere adibita a centro eventi, il 18 ottobre 2023 si è svolta la manifestazione dal titolo “BCC, la banca che serve. Ieri, oggi e domani”. Tantissimi sono stati gli ospiti (Soci, Clienti, Sindaci, Rappresentanti di Associazioni, Enti locali, ecc.) che hanno assicurato la loro presenza. Si è parlato di Banche di Credito Cooperativo in quanto banche locali, di territorio, di comunità, che resistono nel tempo e che lavorano per proiettarsi nel futuro con prospettive positive e costruttive.
In apertura il presidente della BCC Rosario Pingaro, insieme ai consueti saluti e ringraziamenti di rito, ha elogiato il coraggio dei fondatori, che hanno saputo mettersi insieme con l’obiettivo di portare un cambiamento nel territorio e nella comunità. “L’auspicio – ha sottolineato il presidente Pingaro - è quello di mantenere il medesimo spirito nel cercare un cambiamento partendo da noi stessi, e non chiedendolo ad altri, di trovare il coraggio per adattarsi a nuovi problemi ed affrontare nuove sfide continuando ad essere banca di relazione e di comunità, affondando sempre più profondamente le radici nelle realtà locali.” Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Salerno e sindaco del Comune di Capaccio Paestum Franco Alfieri e del Presidente della Provincia di Avellino e sindaco del Comune di Montella Rizieri Buonopane, entrambi hanno colto l’occasione, tra l’altro, per sottolineare l’importanza della presenza delle banche locali nel mezzogiorno ed il ruolo svolto a sostegno dei territori, è stato il momento del primo intervento accademico, a cura della prof.ssa Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia Civile, dal titolo “Ri-pensare lo sviluppo dei territori”. La prof.ssa Granata si è soffermata sulle condizioni dei giovani nei tempi attuali rispetto al passato ed alla conseguente tendenza allo spopolamento dei territori ed al divario crescente tra le aree urbane e le aree interne, tra nord e sud.
Al termine dell’intervento della prof.ssa Granata il pubblico presente all’evento è stato chiamato ad essere parte attiva attraverso la risposta ad un sondaggio composto da 2 domande, le cui risposte sono state lo spunto per l’avvio della prima tavola rotonda, incentrata sul tema “Come la BCC può continuare a sostenere il territorio”, riguardo al quale si sono confrontati Mauro Pastore, Direttore Generale BCC Banca Iccrea, Teresa Fiordelisi, Presidente Associazione iDEE, Roberto Simoni, Presidente Cooperazione Trentina e Vice Presidente Federcasse, Giancarlo Manzi, Direttore Bcc Capaccio Paestum e Serino, Giuseppe Pagano, Imprenditore Socio e Cliente BCC Capaccio Paestum e Serino, moderati da Claudia Benedetti, Responsabile Servizio Segreteria Generale e Servizio Sviluppo Mutualità Federcasse.
In apertura della tavola rotonda ha portato i suoi saluti tramite video messaggio, in quanto impossibilitato ad essere fisicamente presente, Gabriel Zuchtriegel, Direttore Scavi Archeologici di Pompei, già Direttore Parco Archeologico di Pompei e Velia – Socio e Cliente BCC Capaccio Paestum e Serino. A seguire il secondo intervento accademico, da titolo “La banca mutualistica di comunità tra prossimità e sfide della digitalizzazione”, tenuto dal dott. Andrea Viola, PhD Postdoc Researcher Facoltà di Scienze Bancarie e Assicurative Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in cui ha posto l’accento sull’influenza della trasformazione digitale sul credito di relazione e sull’importanza delle BCC quale veicolo di “inclusione finanziaria”. Subito dopo è intervenuto sull’argomento “La banca che serve” Alessandro Azzi, Presidente della Fondazione Tertio Millennio ETS e della Federazione Lombarda delle BCC. Nel suo intervento, Azzi, partendo dalla considerazione sui tempi difficili che stiamo attraversando, caratterizzati da transizione climatica, energetica, digitale, demografica, ha sottolineato come le BCC debbano continuare ad offrire risposte alle domande della comunità, non limitandosi ad un ruolo tradizionale, bensì uscendo dall’ambito squisitamente bancario. “Alla BCC - ha detto Azzi - si richiede un ruolo di agente di sviluppo locale, fondando la banca cooperativa del futuro sui capisaldi della mutualità bancaria, del ruolo sociale e dell’identità territoriale. La BCC deve essere orgogliosa di rappresentare un unicum nel panorama bancario italiano per la sua forte carica valoriale, ma deve anche essere consapevole del ruolo di responsabilità nei confronti della propria comunità, impegnandosi per un cambiamento possibile e necessario.”
A seguire la seconda tavola rotonda, moderata da Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse, sul tema “Declinare la banca mutualistica del futuro”, che ha visto la partecipazione di Giuseppe Maino, Presidente BCC Banca Iccrea, Amedeo Manzo, Presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria, Alessandro Noce Presidente BCC Lab Giovani Soci Capaccio Paestum e Serino, Maura Sarno, Imprenditrice Socia e Cliente BCC Capaccio Paestum e Serino ed Augusto dell’Erba, Presidente Federcasse, che ha rimarcato come le BCC siano banche differenti. “Le Banche di Credito Cooperativo – ha affermato dell’Erba - hanno sempre combattuto contro il rischio di omologazione e per questo sono arrivate a distinguersi sempre di più. Le BCC sono le uniche banche nazionali a proprietà esclusivamente italiana, una struttura bancaria al servizio della nazione, come ha dimostrato la riconoscenza manifestata dal presidente Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea di Federcasse nel 140° anniversario della fondazione della prima Cassa Rurale.” A chiusura le conclusioni del presidente della BCC Capaccio Paestum e Serino Rosario Pingaro, che hanno poi lasciato spazio ad un momento conviviale negli ampi spazi del NEXT – Ex Tabacchificio Capaccio Paestum, organizzato in collaborazione con aziende e fornitori del territorio, clienti della BCC ed esponenti dell’eccellenza enogastronomica campana.