AGROPOLI. La città di Agropoli nel limbo politico-amministrativo dopo che il Tar di Salerno ha riaperto di fatto le urne accogliendo il ricorso elettorale presentato dal candidato sindaco Raffaele Pesce della coalizione 'Liberi e Forti'. Sono attese entro 10 giorni le motivazioni della sentenza, che indicheranno in che modo si dovrà tornare al voto. L’ipotesi più plausibile è quella della ripetizione delle operazioni elettorali solo in alcune sezioni, ma intanto il tempo scorre e gli opposti schieramenti si danno battaglia sul piano giuridico nell'interpretazione della situazione.
I legali di Pesce, infatti, sventolano l’esecutività del dispositivo di sentenza, insistendo sulla revoca della proclamazione degli eletti attendendo che il prefetto nomini, ad horas, un commissario straordinario. Gli avvocati dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi, invece, hanno già presentato appello cautelare al Consiglio di Stato, avverso il dispositivo di sentenza del Tar, chiedendone la sospensiva in attesa di conoscerne le motivazioni. Al riguardo, la decisione dei giudici di Palazzo Spada dovrebbe arrivare nel giro di 24-48 ore. In caso di soccombenza, la maggioranza potrà presentare ulteriore ricorso al Consiglio di Stato avverso le motivazioni della sentenza dei giudici della prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale.