VALLO DELLA LUCANIA. Il mancato rispetto delle quote rosa, della nomina di una donna all'interno del consiglio direttivo, ha fatto saltare le recenti nomine, il 10 novembre scorso, a Vallo della Lucania, di quattro nuovi consiglieri del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, di supporto all'attività del presidente Giuseppe Coccorullo. La bocciatura su quanto deciso dall'assemblea dei sindaci è arrivata da Roma, dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, chiamato ad esaminare ed approvare il responso delle votazioni. Il suo "no" provocherà, ora, il ritorno al voto, in una data che sarà fissata a breve. Dieci giorni fa arrivò la scelta, da parte di oltre 70 primi cittadini di comuni ricadenti nell'area protetta, e di delegati della Regione Campania, della Provincia di Salerno e delle Comunità Montane, su quattro consiglieri: i sindaci di Trentinara e Petina, Rosario Carione e Mimmo D'Amato, il consigliere provinciale e d’opposizione a Centola-Palinuro, Carmelo Stanziola e Francesco Bellomo, consigliere comunale di minoranza ad Atena Lucana, ed espressione del centrodestra. Il ministero dell’Agricoltura ha, intanto, indicato Luisa Maiuri, consigliere comunale di minoranza di Castellabate; il ministero dell’Ambiente il sindaco di Alfano, Elena Anna Gerardo. Infine, l’ISPRA ha nominato l’avvocato cassazionista Maria Cetrangolo, mentre le associazioni ambientaliste hanno indicato il presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato.