GELBISON, RIGORI DUBBI A SFAVORE, ERRA: “FORSE DIAMO FASTIDIO A QUALCUNO”
Parole chiare e nette quelle di Alessandro Erra (nella foto). Per l’allenatore della Gelbison, i rossoblu che guardano tutte le altre dall’alto verso il basso, danno fastidio a qualcuno. Il motivo di una frase ed un espressione così diretta è nell’analisi che lo stesso Erra fa di alcuni episodi e che porrà all’attenzione anche questa sera, all’interno della trasmissione “Galietta Gol”, in onda alle ore 21.15 su Stiletv. Tre calci di rigore, da inizio campionato, fischiati a sfavore della Gelbison. In tutte le occasioni, dubbi e perplessità si sprecano. A partire dal penalty assegnato al Città di Messina, alla prima giornata, quando Urselli di Taranto assegnò la trasformazione dal dischetto ai siciliani per un fallo apparso fuori area. Tiscione sbagliò la prima conclusione, parata da Spicuzza, per poi rifinire in rete. Alla fine, rimonta Gelbison e primo successo della gestione Erra. Poi si arriva allo scorso 11 novembre. La vittoria dei leoni al “San Vito” di Cosenza rischia di essere macchiata dal rigore decretato al 94’ da Panarese di Lecce per una presunta trattenuta su Mosciaro. Dagli undici metri Spicuzza ancora decisivo, per evitare un beffardo pareggio in extremis. Domenica il portiere rossoblu non si è ripetuto e il gol di Bonarrigo non ha rovinato la festa al “Morra”, ma le parole di Erra portano a questa considerazione: tre indizi fanno una prova, a chi non piace vedere la Gelbison in testa alla classifica?
GELBISON CAPOLISTA SENZA FRENI CON I GOL DI SENE’ E GALANTUCCI
Capolista senza freni. La Gelbison porta a casa la sesta vittoria in sette gare nel proprio stadio, rintuzza sul nascere il sorpasso del Cosenza, tiene a distanza l’Acr Messina e si gode non solo il tripudio del “Morra” ma anche i gol della ritrovata coppia Senè-Galantucci. Per il coloured è il sesto centro in campionato. Cinque sigilli nel Cilento, con Pape Ousmane Senè che sembra amare l’aria di casa, che produce un effetto benefico anche su Alessio Galantucci, che ha realizzato tutti e cinque i gol finora messi a segno nell’impianto di Vallo della Lucania. E le sue reti non sono mai banali. Rivederli in serie, serve a capire la fantasia, la qualità del numero 10 ex Acri che a pochi chilometri dalla sua città, Salerno, si sta riscoprendo calciatore dall’indubbio valore. Eppure per spiegare il primato rossoblu c’è da omaggiare l’intero gruppo a disposizione di Erra. Non si vince con i singoli o con le individualità: la Gelbison è lassù e comanda proprio per questo.
AGROPOLI, PASSO TROPPO LENTO PER PROVARE AGGANCIO AL VERTICE
Anche Franco Dellisanti chiede ai suoi attaccanti di essere maggiormente cinici davanti alle porte avversarie. Ad Agropoli si assiste, in pratica, ad un replay di quanto a fine partita ripeteva Salvatore Nastri, esonerato due settimane fa. Cambiano gli allenatori ma non sembrano risolversi i problemi dei delfini. Un dato su tutti. L’Agropoli ha realizzato appena quattro gol in sei partite disputate lontano dal “Guariglia”. Troppo poco per esigere un piazzamento diverso rispetto a quello attuale, una posizione di metà classifica che non si addice a chi possiede un organico per nomi e caratura certamente superiore a tante altre squadre del girone. C’è sempre qualcosa che manca. La concretezza, segni distintivi di attaccanti come Mallardo e Carotenuto, è venuta meno, con il primo che pian piano si sta sbloccando, con due gol nelle ultime quattro partite e con l’ex Arzanese che invece esulta solo davanti al pubblico di casa. Per Dellisanti la marcia verso le zone alte non si è ancora interrotta. Ma per l’aggancio al vertice servono passi ampi e felpati, non passettini piccoli e zoppicanti.
BATTIPAGLIESE, NUOVO “GIALLO” PER I BIANCONERI: A MATERA QUINTA SCONFITTA IN SEI GARE
Due “gialli” in sette giorni per la Battipagliese. Domenica scorsa l’errore tecnico, la sostituzione sbagliata tra gli under, effettuata dall’allenatore Emilio Longo nel derby contro il Ctl Campania, con la sconfitta a tavolino che verrà forse decretata già domani. Due giorni fa, invece, i bianconeri si sono sentiti scippati e defraudati dall’atteggiamento dell’arbitro, il signor Caligiuri di Lecce. Tutto accade nello stadio di Matera, dove le zebrette stanno già perdendo per 1-0 contro i padroni di casa. Il gol di Ceccarelli segnerà la quinta sconfitta in sei gare per la Battipagliese. Ma al 23’ del primo tempo ecco il fattaccio: Caligiuri sembra voler fischiare il penalty a favore dei salernitani ma, a distanza di qualche secondo, rettifica la sua decisione, sconcertando i calciatori in campo e la panchina. Alla base anche una frase di Trimarco, l’attaccante della Battipagliese che aveva subìto il fallo. “L’ho fatto fesso”: queste le parole che il giocatore si sarebbe lasciato sfuggire. Al di là di quest’episodio che non avrà ripercussioni in altre sedi, la squadra di Longo resta a quota 14 in classifica ed in piena lotta per evitare i play-out.
COSENZA, ESULTANZA CHOC: DASPO PER L’ATTACCANTE PIETRO ARCIDIACONO
Il Questore di Catanzaro, Guido Marino, ha emesso un provvedimento di Daspo dalla durata di tre anni nei confronti del calciatore del Cosenza Pietro Arcidiacono. Arriva il primo passo, quello della giustizia ordinaria, che si è mossa prima di quella sportiva, sull’episodio che ha visto coinvolto il giocatore rossoblu, nativo di Catania. Tutto è accaduto sabato scorso, quando al 75’, il 24enne attaccante realizza il terzo gol del Cosenza nel derby di Lamezia Terme contro il Sambiase, poi vinto per 4-3. Arcidiacono sfrutta la passerella televisiva, con le telecamere di Raisport a riprendere e a trasmettere in diretta il match, per esibire durante l’esultanza la maglia con la scritta “Speziale innocente”. Il riferimento è all’ultras del Catania condannato in via definitiva per omicidio preterintenzionale, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti in occasione del derby con il Palermo nel febbraio 2007. Un gesto, quello di Arcidiacono, che ha fatto da subito discutere e che ha portato al primo provvedimento, trasmesso alla Digos di Cosenza, chiamata ora a notificare l’atto al calciatore. Alla Questura silana il compito adesso di accertare eventuali coinvolgimenti di altre persone nella vicenda. Diviene a forte rischio la carriera di Arcidiacono, che si stava mettendo in luce, positivamente, con prestazioni e gol, ben cinque, con la maglia del Cosenza. Suo anche l’1-0 con il quale i rossoblu espugnarono Agropoli. Dopo il provvedimento del Questore di Catanzaro, è attesa anche sull’esito dell’iter della giustizia sportiva, con la Lega Nazionale Dilettanti che ha trasmesso gli atti alla Procura Federale, pronta ad aprire un fascicolo d’inchiesta. In tutto questo, il Cosenza, come società e squadra, inseguitrice della Gelbison capolista, sembra non rischi nulla.