CAPACCIO PAESTUM. Respinta dal pediatra di turno, bimba di 19 mesi finisce in Rianimazione. A raccontare la storia sui social è il papà, Graziano Sica, costretto a dormire in macchina, con la moglie originaria di Capaccio Paestum, in attesa di buone notizie sulla loro piccola, intubata da una settimana. Un incubo iniziato il 3 dicembre scorso al presidio di Battipaglia, dove la piccola era stata portata in preda ad una crisi cardiaca: “Respirava male con un brutto affanno ed era dormiente - spiega il genitore pubblicando una foto (nell'articolo) - arrivati in reparto svenuta, è stata accolta in modo amorevole dagli infermieri, che le iniziano a misurare saturazione e glicemia, ma del medico nulla… nel frattempo sopraggiunge un’altra bimba con la febbre che vomita davanti all’ingresso e, dopo quasi 20 minuti, arriva finalmente il pediatra di turno, il quale però ci invita, senza neanche degnarsi di guardare nostra figlia, ad uscire fuori per dare precedenza alla bimba che aveva rimesso, ritenendola in condizioni più gravi”. 

Il pediatra, dunque, si rifiuta di visitare la piccola costringendo i genitori a recarsi di corsa all’ospedale “Ruggi” di Salerno, dove viene intubata: passano ore, la situazione peggiora e in piena notte viene trasportata e ricoverata d’urgenza, in Rianimazione, al 'Santobono' di Napoli. I genitori hanno denunciato tutto ai carabinieri, sporgendo denuncia anche contro il pediatra del nosocomio battipagliese. 

Intanto, le condizioni della bimba sono stazionarie seppur ancora in Rianimazione. Nella città dei Templi è tanta la solidarietà espressa alla famiglia Sica, auspicando che la piccina si riprenda presto per trascorrere il Natale a casa sua, con i propri cari. Ieri, allo stadio, i tifosi della Battipagliese hanno anche esposto due striscioni allo stadio di Montecorvino Rovella incoraggiando la piccola a non mollare.