Cultura
LA SCOPERTA RICICLATA
LA SCOPERTA RICICLATA
Paestum, annuncio farsa D’Angelo-Osanna: “Imbarazzante, Sangiuliano s'informi e intervenga”
Alfonso Stile
14 gennaio 2024 12:10
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. La comunità di Capaccio Paestum, stupita e indignata per l’annuncio-farsa della direttrice Tiziana D’Angelo sulla presunta scoperta di due nuovi templi, risalente in realtà al 2019, chiede l’intervento urgente sulla vicenda del ministro Gennaro Sangiuliano. È lecito pensare, infatti, che l’attuale titolare del dicastero della Cultura non sapesse di quanto accaduto, 5 anni fa, sotto la direzione di Gabriel Zuchtriegel, ritrovandosi così catapultato in un imbarazzo clamoroso, addirittura mondiale vista la vasta eco che il rinvenimento archeologico “riciclato” ha registrato sulla stampa nazionale e internazionale, che ha rilanciato il comunicato social del MIC.

Ai titoloni, infatti, si contrappone il grave sconcerto, finanche l’ilarità, di archeologi e studiosi locali e non solo: anche le pietre, è proprio il caso di dire, sanno infatti che il primo dei due tempietti è stato già ampiamente indagato, scavato e raccontato alla stampa planetaria, che riservò allora gli stessi titoloni di oggi. Uguali. Un ‘raggiro’ clamoroso dunque, ai danni di Sangiuliano, a firma della direttrice D’Angelo con il sigillo, ancor più incredibile, del direttore generale dei Musei Italiani, Massimo Osanna. Se Sangiuliano gode del beneficio del dubbio, Osanna proprio non poteva e non può 'non sapere': c’era anche lui quando il tempietto dorico venne riportato alla luce! Ci sono online decine di sue dichiarazioni pubbliche sull’allora vera “sensazionale scoperta” nel Parco Archeologico di Paestum! 

“Avvisiamo i turisti di tutto il mondo che a Paestum non troveranno affatto due nuovi templi scoperti ieri, perché uno è stato scoperto già 5 anni fa: intervenga subito il ministro Sangiuliano, è stato raggirato, non si può parlare di Paestum con tale leggerezza e dimenticanza. È imbarazzante! Ma veramente pensano di prenderci in giro riciclando scoperte già fatte?” lamentano e scrivono in estrema sintesi, e all’unisono, decine di associazioni, archeologi, imprenditori e privati cittadini capaccesi a StileTV.

OSANNA NELL’ALTO DEI CIELI - Osanna, dunque, non poteva non sapere. Ma nella nota del MIC commenta, anzi “sottolinea” testualmente: “I nuovi scavi pestani sono l’ennesima dimostrazione di come lo studio e la ricerca siano assi portanti nella gestione del patrimonio culturale e strumenti fondamentali delle funzioni di tutela e di valorizzazione che lo Stato è chiamato ad espletare”. I nuovi scavi? Di quali nuovi scavi parla? Sempre quelli iniziati 5 anni fa sono!

Come mai, quindi, Osanna ha avallato il lancio della “straordinaria scoperta” riciclata dalla D’Angelo? È grave, questo, anche perché risulta tra gli esperti più accreditati del MIC in lizza per ricoprire uno dei 4 posti di capo dipartimento che, dopo la riforma voluta proprio dal ministro Sangiuliano, assumeranno molti dei poteri oggi in capo ai 12 direttori generali.

Una farsa-pestana che proprio non ci voleva, vista anche la recente visita subita, da Osanna, dagli ispettori del Ministero della Cultura, innescata dalle segnalazioni a Corte dei Conti, Anac e ministero stesso da parte di un suo dirigente, difesosi carte alla mano dopo aver subito un’azione disciplinare, e da una serie di articoli-denuncia dei colleghi de ‘Il Fatto’. Nel mirino dell’ispezione, infatti, sono finite anche la gestione di nomine, personale, incarichi legali e fondi, tra conflitti d’interesse e osservazioni plurime avanzate pure dal MEF. Una situazione che avrebbe inficiato non poco il clima all’interno del suo ufficio, dove molti collaboratori avrebbero chiesto addirittura il trasferimento pur di non avere più a che fare con Osanna, la cui scalata a capo dipartimento potrebbe subire, ora, un brusco stop dopo la figuraccia dei “due nuovi templi pestani”.

VOTI A SANGIULIANO - Si invoca, dunque, immediata chiarezza da parte di Sangiuliano sull’annuncio-farsa. “Le recenti scoperte confermano quanto a Paestum ci sia ancora molto da fare sul fronte degli scavi, della ricerca e anche sul piano della valorizzazione. Dopo decenni di inerzia, il Ministero della Cultura sta dando impulso a notevoli iniziative” ha affermato nel commentare la “sensazionale notizia”, riciclata a sua insaputa.

Al riguardo, nell’evidenziare con plauso la costante ed importante vicinanza ‘fisica’ dell'attuale Ministro della Cultura a Paestum, già visitata tre volte dal suo insediamento, è giusto ricordare anche che, nell’era Franceschini, a Paestum sono arrivati ben 38 milioni di euro (20 da Cipe per l’ex Cirio e 18 per i progetti PON (9 per il restyling del museo e 9 per la nuova accessibilità alla cinta muraria, lavori che hanno poi portato proprio alla scoperta dei due tempietti). Dunque, quando si parla di “inerzia”, forse ci si riferisce a quella strettamente recente, visto che non si registrano interventi e/o manutenzioni di particolare rilievo. Ma, di questo, ne parleremo prossimamente.



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