CAPACCIO PAESTUM. Taglio dei pini in località Santa Venere. Polemica tra residenti e ambientalisti sul progetto varato dall’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, già finanziato per circa 1 milione di euro, che prevede l’abbattimento degli attuali 71 alberi dall’ex Cirio fino all’innesto con la SS18 e Via Molino di Mare, con annessa piantumazione al loro posto, in numero doppi, di platani meno invasivi.

Dopo una riunione tenutasi nella contrada una quindicina di giorni fa, alla presenza del sindaco Franco Alfieri, numerosi abitanti della zona avevano concordato sulla necessità di procedere all’abbattimento degli enormi alberi, la maggior parte dei quali ammalorati come certificato da un agronomo residente nella zona, anche per evidenti motivi di sicurezza visto che, spesso, si registra la caduta di pigne e rami anche grossi sulla carreggiata, specie con il maltempo, oltre che la deformazione dell’asfalto stradale e dei marciapiedi dovuto all’ingrossamento ed avanzamento delle radici nel sottosuolo. 

Nel weekend, però, sono stati apposti dei cartelli con le scritte “Sono vivo, sono memoria” su tutti i pini che attraversano la contrata lungo Via Magna Graecia: una singolare protesta messa in atto dagli ambientalisti e da altri residenti che si oppongono al taglio, ritenuto uno scempio ambientale. Tuttavia, sono in corso nuove valutazioni ed approfondimenti da parte dell’Amministrazione comunale, prima di procedere al taglio, sulle condizioni dei pini, quasi tutti ammalorati, al fine di tutelare l’incolumità di passanti e automobilisti.