AGROPOLI, ARIA DI RIVOLUZIONE: SARANNO “TAGLIATI” I CALCIATORI CHE HANNO DELUSO
Aria di rivoluzione ad Agropoli. I delfini sono ormai fuori dai giochi per la promozione. Svanisce già a novembre il sogno-progetto della società del presidente Domenico Cerruti di combattere per la vittoria del campionato. In estate, la dirigenza non aveva badato a spese per condurre nel Cilento calciatori già capaci di fare la differenza per agguantare l’obiettivo Lega Pro. I risultati, però, non sono stati assolutamente soddisfacenti. Diciassette punti in tredici giornate, una media da torneo tranquillo e senza patemi d’animo. I biancazzurri restano nel limbo del girone, e nemmeno la scossa voluta dalla società, con l’allontanamento di Salvatore Nastri e l’arrivo di Franco Dellisanti in panchina ha fornito il cambio di passo. Agropoli che non vince da oltre un mese, con tre pareggi di fila, con una frenata prodotta nel momento in cui si doveva accelerare. La scadenza del 3 dicembre si avvicina. In quella data la riapertura del mercato verrà vissuta, tra i delfini, come il momento per dare il benservito a coloro che hanno deluso con la maglia dell’Agropoli addosso. Squadra contestata dai tifosi al termine dell’inutile e raggiunto in extremis 2-2 interno contro il Paternò. Si aspettava qualcosa in più dai vari Mallardo, Sekkoum, Toscano. Gente di categoria superiore, proiettata in una realtà che già sognava di competere con Acr Messina, Cosenza, Savoia per il successo. Ambizioni da riporre nel cassetto, per ora, ad Agropoli. Si ripartirà, dopo il via vai di calciatori, tra ingressi ed uscite delle prossime settimane, da un gruppo ringiovanito e messo in condizione di chiudere senza problemi l’attuale campionato.
GELBISON, NESSUN DRAMMA DOPO LA SCONFITTA DI CALTANISSETTA
Nessun dramma in casa Gelbison. La sconfitta di Caltanissetta verrà assorbita dall’ex capolista. L’aver perso il primato è un dettaglio per i rossoblu di Alessandro Erra. Resta solo il rammarico e il rimpianto perché i vallesi hanno avuto e l’hanno sciupate le occasioni per sbancare il campo della Nissa. Senè, il bomber della Gelbison, impreciso per ben due volte, non cinico nel superare il portiere siculo, nel primo tempo. Poi è stato il turno delle disattenzioni difensive che hanno scavato il solco, il doppio svantaggio nei primi dieci minuti della ripresa. Una Nissa con una maggior voglia di vincere, forse, come evidenziato da mister Erra nelle dichiarazioni post-gara. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, al “Morra” ci sarà spazio per la solita tranquillità e per i sorrisi per il gruppo guidato da capitan Pecora. I numeri testimoniano il bellissimo ruolino di marcia della Gelbison. Due sole sconfitte in tredici confronti, un bilancio nel proprio stadio da vera corazzata. I rossoblu hanno, dopo appena un terzo di stagione, già archiviato la pratica salvezza. Ventisette punti in attivo, ed ora la possibilità di proseguire il cammino nelle parti altissime, per regalare ancora tante gioie al pubblico vallese che ha riscoperto, in toto, l’amore per la squadra della propria città.
ACIREALE, GRANATA DI MARRA NEL PIENO DI UNA CRISI SOCIETARIA
L’Acireale di Sasà Marra giungerà nel Cilento dopo una settimana che si preannuncia bollente, per il terremoto societario che ha già prodotto le dimissioni del presidente Rosario Pennisi e dell’amministratore delegato Giuseppe Cocuzza. Il tutto dopo l’ennesima sconfitta, al “Tupparello”, contro la Vibonese, con gli acesi fermi ad otto punti, al terz’ultimo posto. La società ha già adottato un provvedimento. L’ex calciatore dell’Acireale in serie B, il bomber Orazio Sorbello, diventa il nuovo direttore responsabile dell’area tecnica. I granata vivono dall’inizio del campionato nelle parti basse ed hanno l’attacco peggiore del girone. Nemmeno l’innesto di un elemento come Puleo in difesa è servito, fino ad adesso, ad invertire la rotta. Il clima è incandescente. I tifosi acesi, da sempre vicini alla propria realtà chiedono programmazione e posizioni migliori. Dal mercato di dicembre verrà sicuramente fuori una squadra rivoluzionata e migliorata per cercare quanto prima di venire fuori dalla zona play-out, con l’Acireale che già lo scorso anno si salvò evitando gli spareggi, battendo l’Acri al “Tupparello”, stadio riutilizzato domenica scorsa dopo l’esilio forzato in quel di Aci Catena.