CASTELLABATE. La Corte di Appello di Salerno ha confermato la condanna per omicidio stradale nei confronti di O.M., 50enne di origine romena e residente ad Agropoli, a seguito dell’incidente mortale avvenuto nel mese di giugno del 2020 lungo la Via del Mare, nel territorio comunale di Castellabate, in cui perse la vita il connazionale Vladimir Grapa, all’epoca dei fatti 49enne, a causa delle gravi lesioni riportate nel sinistro stradale. I giudici della Sezione Penale della Corte di Appello di Salerno hanno concesso all’imputato, difeso dall’avvocato Damiano Cardiello, l’attenuante di cui all'art. 589 bis comma 7, rideterminando la pena in un anno di reclusione. L’uomo era stato già condannato in primo grado, con rito abbreviato, dal Tribunale di Vallo della Lucania ad un anno e quattro mesi di reclusione (condizionalmente sospesa), oltre al pagamento delle spese processuali. Il processo ha avuto inizio a seguito dell’incidente stradale verificatosi nel primo pomeriggio del 30 giugno 2020 a Santa Maria di Castellabate, lungo la Via del Mare, tra una Jeep Honda, con a bordo i due connazionali romeni, ed un’Opel Corsa guidata, invece, da un cittadino di Castellabate. Ad avere la peggio fu Vladimir Grapa che, trasportato in condizioni critiche all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, perse la vita poche ore dopo a causa della gravità delle lesioni riportate nel sinistro. La ricostruzione della dinamica dell’incidente, sulla base dei rilievi eseguiti dai carabinieri e della relazione tecnica del consulente della Procura inquirente, ha confermato la responsabilità del 50enne al volante della Jeep Honda che, in fase di sorpasso, tamponò l’Opel Corsa mentre stava per svoltare all’altezza del campo sportivo “Antonio Carrano”. A seguito dell’urto, la Honda andò a sbattere violentemente contro un albero di carrubo, presente sul margine dell’intersezione. A causa dei gravi traumi riportati, poche ore dopo l’impatto, il passeggero del veicolo morì all’ospedale vallese. Al momento dell’impatto, l’auto viaggiava a circa 75-80 km/h su un tratto in cui il limite è di 50 km/h, per di più con pneumatici anteriori vecchi ed usurati, tali da non assicurare una sufficiente aderenza al suolo. Sul posto fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Vallo della Lucania per tirare fuori i due a bordo della jeep.