Giudiziaria
NUOVA INDAGINE PROSEGUE
NUOVA INDAGINE PROSEGUE
Cilento, omicidio Vassallo: colonnello Cagnazzo interrogato per 11 ore dai pm salernitani
Redazione
18 gennaio 2024 09:12
Eye
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CILENTO. Nuovo, importante step nelle complesse indagini sul tragico assassinio di Angelo Vassallo. La novità è l’interrogatorio fiume cui è stato sottoposto Fabio Cagnazzo (nella foto), il colonnello dei carabinieri indagato e perquisito dalla Procura della Repubblica di Salerno, nel 2022, nell’ambito della nuova inchiesta avviata per far luce sul movente e dare finalmente un volto al killer che crivellò, a colpi di pistola, il sindaco cilentano 14 anni fa. Accusato dai pm salernitani di omicidio premeditato in concorso, aggravato dal metodo mafioso, l’ufficiale dell’Arma ha risposto alle domande per 11 ore di fila, rigettando ogni accusa, in primis quella di aver contribuito ad organizzare il delitto e di aver depistato le indagini dell’epoca, facendole convergere sul pusher di origini brasiliane Bruno Humberto Damiani, poi totalmente scagionato.

Per la Procura, Cagnazzo avrebbe svolto un ruolo chiave anche nell’esecuzione materiale dell’omicidio e, pur senza indicare chi avrebbe premuto il grilletto, ipotizza una vera e propria imboscata per togliere di mezzo il primo cittadino di Pollica, impuntatosi nella lotta ai pusher che conosceva molto bene e su qualcosa di losco che aveva scoperto. Non solo: Cagnazzo avrebbe stretto un patto di ferro ed omertà con il brigadiere Lazzaro Cioffi, suo attendente dell’epoca, già condannato in passato per fatti di droga e connivenze con i clan di Caivano.

Davanti al procuratore capo Giuseppe Borrelli e all’aggiunto Marco Colamonici, Cagnazzo (difeso dall’avv. Ilaria Criscuolo) ancora una volta ha respinto con fermezza tutte le insinuazioni a suo carico, rinunciando alla facoltà di non rispondere proprio per difendere la propria onorabilità di uomo e carabiniere, dopo anni di carriera costellati di successi contro la camorra ma adombrati da tanti sospetti sul caso Vassallo. 

Oltre a Cagnazzo e all'ex brigadiere Cioffi, coinvolti a vario titolo nell'indagine anche il carabiniere Luigi Molaro, l'imprenditore Giuseppe Cipriano (titolare di una sala cinematografica a Scafati), i fratelli Domenico, Giovanni e Federico Palladino che gestiscono una struttura ricettiva, oltre a Romolo e Salvatore Ridosso, ritenuti componenti del clan camorristico scafatese dei Loreto-Ridosso. La Procura ha ascoltato anche il pentito Raffaele Imperiale, ex broker del narcotraffico.

Sui social, Dario Vassallo, fratello del compianto sindaco-pescatore, ha commentato: "Ti abbiamo portato dall'altra parte della scrivania. Per il momento".



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