GELBISON, ENTRO NATALE PUÒ GIÀ ARRIVARE LA SALVEZZA
La pioggia che accompagna il lavoro della Gelbison al “Morra” non spegne il fronte caldo che scorre nella mente della squadra di Alessandro Erra. L’obiettivo, assolutamente fattibile, è provare a chiudere entro Natale la pratica salvezza. Il dopo, in casa rossoblu, verrebbe speso per cercare di costruire qualcosa di davvero importante. Il calendario è amico dei vallesi. Quattro gare da qui a sabato 22 dicembre contro formazioni che rientrano nella parte destra della classifica. Si inizia domenica, nello stadio cittadino, contro l’Acireale, dove Erra avrà solo da scegliere chi dovrà affiancare Manzo in difesa per l’assodata assenza dell’altro centrale Pascuccio. Mancanza in attacco, dove Maurizio De Cesare starà fuori per una quindicina di giorni per problemi muscolari. La punta vallese doc è stato finora protagonista, pur partendo quasi sempre dalla panchina, con ben due gol realizzati. Tutto ok per Grimaudo e Pecora che faranno parte del quartetto di centrocampo mentre oggi nella consueta partitella del giovedì contro la Juniores, la coppia gol Senè-Galantucci scalderà i motori in attesa di affrontare una retroguardia non allo sbando ma comunque perforabile come quella granata.
GELBISON, L’AVVERSARIA: L’ ACIREALE
Non è una settimana come le altre in casa Acireale. La sconfitta di domenica al “Tupparello” contro la Vibonese ha riconfermato i granata allenati da Salvatore Marra al terz’ultimo posto, producendo un vero e proprio terremoto societario e tecnico. La contestazione dei tifosi, che chiedono programmazione e pronta risalita dalle zone basse, con i giorni appena trascorsi che hanno portato prima alla risoluzione del rapporto con il direttore tecnico Pasquale Lonardo, poi all’ufficiale rescissione con ben quattro calciatori, ovvero Costantino, Maggio, Sciarrone e Tedesco. Quest’ultimo è sicuramente l’addio che più può recare un danno, in campo, all’Acireale. L’attaccante ha infatti finora timbrato il cartellino due volte, in un reparto dove sono mancati i gol. Gli acesi hanno infatti l’attacco meno prolifico del girone, con soli sei reti messe a segno. Una vittoria esterna, a Noto, e poi tutte sconfitte ben sei lontani dal “Tupparello”. Ora, dopo l’altro successo casalingo sul Città di Messina, la serie no perdura da ben quattro settimane, con quattro stop di fila. Un bilancio che cancella quanto fatto di buono da Marra, subentrato alla gestione Galfano, nelle prime sue apparizioni sulla panchina dell’Acireale, e che presenta in salita l’impegno dei granata domenica pomeriggio a Vallo della Lucania, contro una Gelbison spietata nel suo stadio, dove ha raccolto sei vittorie ed un pareggio.
AGROPOLI-PATERNÒ, GIUDICE SPORTIVO NON OMOLOGA IL RISULTATO
Continuano ad essere altri i pensieri dell’Agropoli e non l’attualità che parla della prossima trasferta di Palazzolo Acreide. La Lega Nazionale Dilettanti ha infatti deciso di non omologare il risultato di 2-2 della partita di domenica scorsa al “Guariglia” contro il Paternò. Alla base del provvedimento vi è il preannuncio di reclamo annunciato dalla società rossazzurra. Il motivo sarebbe riconducibile alla posizione del difensore Cristian Altobello, peraltro espulso sul finale di gara in occasione del provvisorio vantaggio del Paternò. Secondo la dirigenza siciliana Altobello avrebbe dovuto scontare un turno di squalifica, risalente a quando l’under classe 1993 vestiva la maglia del Sorrento nella stagione 2010/2011. Per la segreteria biancazzurra Altobello avrebbe già rispettato il turno di stop in Lega Pro, all’inizio del campionato 2011/2012. La notizia alimenta comunque un po’ di tensione attorno ai delfini di Franco Dellisanti che continuano a lavorare in vista del match in provincia di Siracusa. Vari i giocatori che sarebbero al passo d’addio con la maglia dell’Agropoli. La sicurezza è che si procederà ad un cambiamento generale della rosa. Quella attuale, però, è chiamata a fare il suo dovere domenica pomeriggio, per non far rischiare ai delfini la possibilità di entrare ufficialmente in lotta per evitare i play-out
AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL PALAZZOLO ACREIDE
L’arrivo, un mese fa, di Orazio Pidatella sulla panchina del Palazzolo Acreide ha fruttato finora due vittorie e due sconfitte. In queste quattro gare i siracusani hanno sconfitto la Nissa, in quel di Caltanissetta, e superato nel proprio stadio l’Acireale per 2-0. Segnali di ripresa, dunque, per il Palazzolo, reduce dallo stop di Noto, in un match-salvezza perso per questo gol realizzato da Fontanella. I siciliani non hanno risolto tutti i loro problemi ma lo stesso Pidatella si dice fiducioso davanti alla possibilità di centrare la salvezza diretta, senza passare dai play-out, con gli undici punti raccolti in tredici giornate. C’è poi il mercato di dicembre, che come per tutte le formazioni del girone, permetterà al Palazzolo di irrobustirsi e di trovare soluzioni ai difetti finora palesati. Leggendo l’attuale rosa a disposizione di Pidatella spuntano nomi che nella categoria sono di assoluta affidabilità. Dagli attaccanti Impallari ed Ike ai centrocampisti Fascetto e Compagno, con Aperi, Caputa e Cunsolo che sono quelli che finora hanno garantito anche qualcosa in più in termini di reti. Il Palazzolo segna poco, ma non subisce ormai da tempo tantissimi gol, nonostante sia la seconda peggior difesa del torneo, dietro soltanto al Licata. Per un Agropoli in crisi non sarà impossibile, visto un evidente differenza tecnica, riuscire comunque a portare via qualcosa da Palazzolo.
CALPAZIO-REAL TRENTINARA, DOMENICA AL “VAUDANO” IL PRIMO DERBY IN ECCELLENZA
Grande attesa, a Capaccio, per il primo derby della storia, in Eccellenza, tra Calpazio e Real Trentinara. L’appuntamento di domenica al “Vaudano” è vissuto con entusiasmo dalla matricola cilentana allenata dal capaccese doc Gaetano Voza che si è ripresentata in classifica a soli tre punti dalle due battistrada Torrecuso e Vico Equense. Il Real Trentinara del presidente Angelo Noce ha peraltro dalla sua i favori del pronostico, per via di un organico che ha dimostrato di sapere competere nelle parti alte del girone B. Dai difensori, dal portiere Mazza ai centrali Ruocco e Coccorullo, al centrocampo con la qualità di D’Andria, con un attacco stellare, per la presenza del fantasista Sica e di bomber Campione, ex Calpazio, come la seconda punta Francesco Pecora. Un collettivo che funziona a meraviglia, guardando anche la curiosità che investe Sica, utilizzato domenica scorsa da centrale difensivo per ovviare all’assenza di Vincenzo Ruocco. Situazione diversa quella che si respira, invece, a Capaccio. La squadra di Ivan Solimeno, imbottita di giovani sta facendo di tutto per ottenere punti validi per la permanenza. Soltanto sette quelli raccolti in undici giornate, con la necessità, a dicembre, di operare modifiche e migliorie nell’assetto, per uscire dal penultimo posto ed abbandonare la zona play-out. Calpazio che parte sfavorita nel derby, ma che ce la metterà tutta per ridurre il gap tecnico, magari con l’aiuto e il sostegno della tifoseria, chiamata a recarsi ancora una volta in gran numero domenica sulle gradinate del “Vaudano” dal presidente Francesco Guglielmotti.