ROMA. Centinaia di sindaci, da ogni angolo della Campania, hanno raccolto l’appello del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, a manifestare a Roma contro il Governo. Si sono ritrovati in piazza Santi Apostoli per chiedere lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione (6 miliardi di euro) ed esprimere tutto il dissenso della Campania contro l’autonomia differenziata. Chiara la richiesta di De Luca che, dal palco, ha chiesto “la firma dell’accordo di coesione per la settimana prossima”, preceduto dalle parole del sindaco di Caserta e presidente di Anci Campania, Carlo Marino. Dopo gli amministratori si sono mossi verso la sede del Ministero degli Affari Europei, il Sud e la Coesione, ma una parte del corteo è stata bloccata dalle forze dell’ordine, compreso il deputato salernitano e figlio del governatore Piero De Luca, prima di riuscire a raggiungere il resto del corteo. Ma la giornata si è movimentata quando De Luca si è sposato verso Palazzo Chigi prima e Montecitorio poi. Toni accesi ed attimi di tensione tra le forze dell'ordine e i manifestanti, che inneggiavano a De Luca e cantavano “Bella ciao” mentre solo il governatore, con non poca fatica, è riuscito a passare trovando le porte di Palazzo Chigi chiuse, per poi spararsi nell’adiacente Montecitorio. Infine, il corteo si è mosso verso la sede della Prefettura, avendo ricevuto una disponibilità per un incontro da parte del prefetto Lamberto Giannini. In settecento, creando non poche difficoltà anche alla circolazione della Capitale, raggiungono la sede della Prefettura. Il grande assente è Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Ci sono il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ed il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. In prima linea anche il presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. E poi ancora il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi, il sindaco di Castellabate, Marco Rizzo, il sindaco di Pollica e coordinatore Anci Campania Piccoli Comuni Stefano Pisani. I sindaci di Roccadaspide e Trentinara, Gabriele Uliano e Rosario Carione. E tanti altri ancora.