CAPACCIO PAESTUM. Proseguono le indagini della Procura di Salerno sugli appalti della pubblica illuminazione a Capaccio Paestum e Battipaglia. I finanzieri del Gruppo di Eboli diretti dal ten. col. Massimo Otranto, su delega del pm Alessandro Di Vico, hanno acquisto infatti altra documentazione presso gli uffici tecnici dei due enti, nonché presso le sedi legali della Dervit a Roccadaspide e della Alfieri Impianti a Torchiara. Nella sostanza, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ad un nuovo decreto di perquisizione e sequestro per fare ulteriore luce sulle procedure dei presunti appalti e subappalti ‘intrecciati’ tra le due imprese salernitane. In particolare, quella negoziata da 2 milioni di euro per la manutenzione ed efficientamento energetico dei lampioni nella città dei Templi e quella da 2,6 milioni indetta dal comune capofila della Piana del Sele, entrambe aggiudicate alla Dervit, ed il subappalto poi affidato dalla stessa Dervit alla Alfieri Impianti a Battipaglia, concordato ‘a tavolino’ secondo l’ipotesi investigativa sulla scorta di un presunto ‘patto corruttivo’ tra l’impresa di Tempalta e la famiglia Alfieri. Prelevati anche i carteggi inerenti i lavori effettivamente autorizzati dalla pubblica amministrazione e le fatture intercorse tra le due società edili, i piani di sicurezza sui cantieri, la direzione dei lavori, il cronoprogramma degli interventi, i certificati di conformità ed ultimazione delle opere, con i relativi collaudi.
Le accuse, a vario titolo, sono di concorso in corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbativa d’asta e del procedimento nella scelta del contraente. Intanto, gli avvocati difensori dei 6 indagati sono già a lavoro per presentare eventuali memorie difensive all’esito delle indagini preliminari: nel pool anche i legali Antonello Natale, Domenicantonio D’Alessandro ed Enrico Tedesco.