AGROPOLI. Sono arrivati stamane poco dopo le 11:30 in Via Donizetti, ad Agropoli, i carabinieri del Ris di Roma per eseguire nuovi accertamenti tecnici irripetibili nell’abitazione dove, la mattina del 22 gennaio scorso, furono trovati senza vita i coniugi Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli, rispettivamente di 43 e 63 anni. Presenti anche i Sis di Salerno per esaminare nuovamente la scena del crimine. A disporre i nuovi rilievi la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il titolare è il pm Antonio Pizzi.
Il ritorno degli investigatori nell’abitazione della coppia cilentana, ad un mese esatto dal dramma, servirà anche per riscontrare quanto asserito dalla figlia 14enne, unica testimone presente in casa al momento della colluttazione letale. Per la prima volta sono entrati nell’appartamento anche l’avv. Antonio Mondelli (rappresentato stamane dal collega Emilio Miglino) per la famiglia Carnicelli e l’avv. Leopoldo Catena per la famiglia Rizzo, il quale ha chiesto ed ottenuto di portare via alcuni effetti personali della ragazzina, tra cui pc, vestiti, zainetto e materiale scolastico.
L’ipotesi principale resta quella dell’omicidio-suicidio ad opera dell’uomo con un coltellaccio, ma non è escluso che Carnicelli sia stato ferito a morte dalla moglie, nel tentativo di difendersi, con un taglierino. I due furono ritrovati senza vita nella cameretta della figlia, la quale però dormiva nella stanza matrimoniale e non si sarebbe accorta di nulla.
La lite sarebbe scoppiata in cucina al rientro a casa della donna, che aveva trascorso la domenica sera fuori. I due corpi giacevano sul pavimento, uno addosso all’altra, con accanto le due armi da taglio, sequestrate dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal cap. Giuseppe Colella, che seguono le indagini su delega della Procura vallese.
AGGIORNAMENTI LIVE NEL TGSTILE DI OGGI