SALERNO. Cooperative e mazzette al municipio di Salerno. A più di due anni dal blitz della Squadra Mobile, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio dei pm Cosentino e Valenti della locale Procura, il gup Valeria Campanile del Tribunale salernitano ha disposto il rinvio a giudizio per tutti i 21 indagati, tra ex dirigenti comunali e presidenti di varie coop sociali, coinvolti nello scandalo degli appalti in cambio di denaro per la manutenzione del verde pubblico e delle strade comunali. Contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata a corruzione, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, ed induzione indebita a dare e promettere utilità.
La prima udienza del processo è stata fissata per il 29 aprile prossimo davanti ai giudici della seconda Sezione penale: in quella occasione l’ente civico, indicata come parte offesa, dovrà decidere se costituirsi o meno parte civile nel processo, visti anche i danni arrecati al Comune che, secondo una relazione dei consulenti della Procura, avrebbe affidato o prorogato in maniera diretta negli anni, alle coop coinvolte, lavori e servizi per oltre 43 milioni di euro.
Tra i principali imputati spiccano Luca Caselli, ex responsabile del Settore Ambiente dell’ente civico; Fiorenzo Vittorio Zoccola, all’epoca amministratore di due cooperative locali, ritenuto di fatto il capo promotore di affari e connivenze di un cartello di coop con il Comune, già a processo con il consigliere regionale Nino Savastano nell’ambito di una costola della medesima indagine, sfociata in corruzione elettorale.