CAPACCIO PAESTUM. Importante novità in merito ai resti ossei rinvenuti, domenica mattina scorsa, sull’arenile di Licinella a Capaccio Paestum, più precisamente tibia, perone e piede destro di un soggetto presumibilmente di sesso maschile, in virtù del tipo di calzettone e scarpa ginnica ritrovati con l’arto mutilato, segnalato da un turista tedesco che passeggiava sulla spiaggia con il suo cane e sequestrato dai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo (nella foto) su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno.

Ieri pomeriggio, sulla spiaggia Santa Maria di Ricadi, a sud del promontorio di Capo Vaticano in Calabria, è stato rinvenuto infatti un altro arto, restituito dalle onde del mare dopo il maltempo: si tratta, nello specifico, di un piede sinistro, ancora infilato in calzettone e scarpa uguali a quelli ritrovati sulla costa pestana. Anche qui, i militari dell’Arma della Stazione di Spilinga hanno proceduto a prelevare i resti su ordine della Procura di Vibo Valentia.

Una singolare coincidenza che, al momento, non lascerebbe dubbi sul fatto che i resti appartengano alla stessa persona, forse deceduta di recente visto il buono stato di conservazione di indumenti e scarpe, ma bisognerà attendere gli esami di rito per cercare di ricavare il dna della vittima. 

Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti: dopo il ritrovamento dell’altro piede sulla costa vibonese, prende sostanza l’ipotesi che si tratti dei resti di un migrante annegato nel Mediterraneo durante una traversata, oppure di un soggetto finito in mare in circostanze tragiche.

Dopo gli accertamenti del caso, i dati potrebbero essere inseriti nel Registro nazionale dei cadaveri non identificati istituito dal Ministero dell’Interno, database per le persone scomparse che contiene le informazioni più significative riguardanti segni e particolari fisionomici (come ad esempio sesso, età, protesi, tatuaggi, cicatrici, amputazioni, interventi chirurgici, indumenti) nonché altre circostanze relative al rinvenimento di corpi di sconosciuti, per cercare di risalire all’identità.