NAPOLI. Il personale dell’Enel salernitano ha preso parte allo sciopero generale contro la politica del nuovo management che prevede una maggiore esternalizzazione dei servizi e un taglio netto al costo del lavoro, mettendo di fatto a rischio numerosi posti di lavoro. 

Due autobus ed una sessantina di lavoratori si sono messi in viaggio, all’alba, verso Napoli, con l’adesione anche dei lavoratori in servizio nel Cilento e nel Vallo di Diano. A indire lo sciopero generale, con un presidio dei lavoratori anche a Roma in piazza Verdi, le varie sigle sindacali (Filctem-Cgil, Flaei- Cisl, Uiltec-Uil). Secondo i sindacati, l’azienda vuole incrementare l’affidamento a Imprese esterne di alcune attività elettriche di particolare delicatezza, con una pericolosa diminuzione del presidio sulla conduzione degli impianti e con l’evidente obiettivo di ridurre il proprio personale interno, generando un probabile aumento dei rischi sulla sicurezza del lavoro. Sono solamente alcune delle ragioni alla base della protesta che ha portato a scendere in strada anche i lavoratori salernitani di Enel. “E’ giusto far sentire la voce di tutti, perché solamente uniti si può vincere questa battaglia contro la nuova politica del management” dicono in coro i lavoratori partiti da Salerno.