Ambiente
COMUNICATO STAMPA
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Camerota, Italia Nostra: "Lavori illegittimi sulla strada del Mingardo, noi denunciammo subito"
Comunicato Stampa
05 aprile 2024 17:11
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CAMEROTA. Il TAR della Campania, sezione di Salerno, con la sentenza n. 768 del 3 aprile 2024, rigetta il ricorso del Sindaco di Camerota contro la Soprintendenza di Salerno “colpevole” di aver ordinato la sospensione delle demolizioni del costone roccioso, sulla strada provinciale “Mingardina”, per la mancanza di autorizzazioni.

ITALIA NOSTRA insieme ad altre associazioni (“per un Comune migliore”) e a tantissimi cittadini avevano subito denunciato nei primi mesi del 2023 l’operato del Comune che utilizzava in maniera non opportuna e corretta una procedura d’urgenza, omettendo la richiesta del parere ambientale e paesaggistico, per demolire con esplosivi migliaia di metri cubi di roccia in una delle zone più belle e suggestive del Cilento. Le demolizioni purtroppo, malgrado le tempestive denunce e la sospensione delle lavorazioni operata dalla Soprintendenza, erano già avvenute e, a causa degli esplosivi, la bellissima roccia sovrastante la strada e la spiaggia di Cala del Cefalo fu trasformata in una cava di pietre.

La Sentenza oggi conferma quanto sostenuto dalle associazioni e dalla Soprintendenza: “il Comune ha adottato i provvedimenti straordinari al di fuori di qualunque iter istruttorio e motivazionale, procedendo ad interventi irreversibili, su un’area sottoposta a plurimi vincoli, senza il supporto di documentazione specialistica (esiti di indagini strumentali, rilievi, prove…) redatta da professionisti abilitati (geologo, geotecnico), al fine di accertare la sussistenza del pericolo concreto ed imminente e definire le opere da porre in essere con una progettazione in grado di prefigurare l’assetto a cui si sarebbe pervenuti”. ITALIA NOSTRA, che sostiene la sicurezza degli utenti e della strada, auspicava una soluzione progettuale a cura di esperti geologi e tecnici e che avesse salvato la bellissima falesia. Oggi lo scempio è compiuto, ma chi pagherà i danni arrecati al paesaggio, ai cittadini e al Cilento?



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