Economia
11 APRILE
11 APRILE
Salerno, Cgil e Uil aderiscono allo sciopero generale per settori privati ed edilizia
Comunicato Stampa
10 aprile 2024 13:44
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SALERNO. Le organizzazioni sindacali Cgil Salerno, rappresentata dal segretario generale Antonio Apadula e Uil Salerno, con i coordinatori Patrizia Spinelli e Ciro Marino, congiuntamente, aderiscono allo sciopero generale, proclamato da Cgil e Uil nazionali dei settori privati e dell’Edilizia. 

Lo sciopero durerà 4 ore per i privati e 8 per gli edili e si terrà contemporaneamente in più luoghi d’Italia e del territorio. L’appuntamento è dunque per domani alle ore 10, nel piazzale antistante la prefettura di Salerno. Si invitano le lavoratrici e i lavoratori a partecipare in maniera compatta all’iniziativa perché importanti sono gli obiettivi della mobilitazione.

Zero morti sul lavoro.

Il tributo di vite umane che viene pagato ogni giorno nei posti di lavoro è ormai diventato inarrestabile, oltre che inaccettabile per un Paese "civile". In questi primi mesi del 2024 c’è stato un incremento del 19%, pari ad una media di 3 morti al giorno. La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa; Cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; Superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati; Rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali; Mai al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori; Istituire una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza; Diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; Obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti/incentivi pubblici.

Una giusta riforma Fiscale.

Lavoratori dipendenti e Pensionati pagano oltre il 90% del gettito IRPEF, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno; La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze. Questa impostazione del governo va contrastata ed invertita: È necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione; Promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’IRPEF a tutti i redditi; Indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali; Occorre andare a prendere le risorse dove sono per finanziare sanità e istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.

Per un nuovo modello sociale e di fare impresa.

E’ necessario rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle Imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei CONTRATTI NAZIONALI e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

Aderiscono allo sciopero anche le categorie dei pensionati. 



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