CAPACCIO PAESTUM. Nell’ambito di una mirata attività finalizzata alla tutela dell’ambiente sul territorio di competenza, i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal lgt. Giuseppe D’Agostino, in sinergia con i colleghi nel Nucleo Forestale di Capaccio Paestum, guidati dal brig. Angelo Adinolfi, hanno sequestrato (con facoltà d’uso) un’azienda bufalina in località Barizzo Foce Sele di Capaccio Paestum. All’esito dei controlli, effettuati con il supporto di personale dell'Asl di Salerno e dell'Arpac, i militari dell’Arma hanno apposto i sigilli ad un’area di circa 700 mq con relativo allevamento di oltre 150 bufale, dopo aver riscontrato scarichi illeciti di percolato e reflui zootecnici in un canale consortile attraverso un impianto abusivo (nella foto) e l’allocazione di una vera e propria discarica di rifiuti a cielo aperto, con cumuli di calcinacci, pneumatici, plastiche, materiali ferrosi e inerti.

Il titolare è stato così denunciato in stato di libertà, all’autorità giudiziaria competente, per i reati di realizzazione e gestione di una discarica abusiva, illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi ed illecito smaltimento di effluenti zootecnici. L'attività, coordinata dalla Compagnia di Agropoli agl’ordini del cap. Giuseppe Colella, rientra in un più ampio piano al fine d'intensificare le ispezioni anche in vista dell’arrivo dell'estate, al fine di prevenire e reprimere il fenomeno degli sversamenti abusivi di liquami nocivi nei corsi d’acqua che confluiscono poi in mare, ovvero sulla costa Bandiera Blu della città dei Templi: si tratta, infatti, della seconda azienda zootecnica sequestrata in 10 giorni dai carabinieri, sul territorio comunale, dopo quella finita nei guai il 6 aprile scorso alla Linora.