CAMPORA. “Raccontiamo le eccellenze del territorio, valorizzandone storia e cultura, attraverso la musica, gli eventi di tutela delle tipicità e gli itinerari”. Così, il sindaco del Comune di Campora, Antonio Morrone, annuncia il programma degli eventi di valorizzazione delle eccellenze territoriali e degli itinerari che si terranno nello splendido borgo medioevale di Campora che il 25 aprile alle ore 21 presso gli ex giardini comunali ospiterà il gruppo musicale “Propaganda Moio social blues club”. il gruppo di artisti cilentani che, attraverso la musica, promuovono l’esaltazione per corde, microfoni e tamburi delle canzoni suonate in chiave blues. Un gruppo musicale di rilievo nel panorama del blues campano che, tra i tanti concerti e le tante ospitate, conta anche l’apertura del concerto nel 2016, nel Cilento, del gruppo Sud Sound System. Alla musica però, non mancheranno gli eventi culturali e di valorizzazione delle tipicità gastronomiche con due appuntamenti martedì 22 e sabato 26 aprile con la storica festa dello “Sparo al Prosciutto”, una delle più antiche tradizioni conservate a Campora, e l’antica “Festa della carosa” nata dal rituale della tosatura degli animali che si svolge il 15 maggio. Gli eventi della cittadina di Campora, rientrano nell’ampio programma che ha avuto inizio la scorsa estate ed ha visto concerti musicali e percorsi di intrattenimento ed enogastronomici, affidati alla direzione artistica del maestro Lillo De Marco, nell’ambito del progetto“ Equinozio d’autunno incontra la Fiera della Croce di Stio” cofinanziato dal Programma Operativo Complementare POC della Regione Campania 2014-2020- linea strategica “Rigenerazione Urbana, Politiche per il Turismo e la Cultura”, che vede coinvolti sei territori del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, il comune di San Giovanni a Piro (Ente capofila), il comune di Ascea, il comune di Campora, il comune di Gioi, il comune di Orria e il comune di Stio. Un lungo calendario di eventi che ha collegato il Cilento, dalla montagna alla costa marina, diventando il protagonista della cultura del Mezzogiorno nel mondo con arte, musica, ambiente, storia, cultura, enogastronomia locale e antiche tradizioni, offrendo ai cittadini e ai visitatori un pacchetto turistico per tutto l’anno, attraverso viaggi tematici con eventi identitari nei luoghi simbolo che da millenni uniscono i vari borghi del Cilento all’antica Fiera della Croce di Stio. Due gli appuntamenti che vedono la cittadina di Campora prima tra i comuni salernitani nella riscoperta e valorizzazione delle antiche tradizioni cilentane, la secolare festa del “Sparo al prosciutto” nata nella seconda metà del ‘ 1800 durante il periodo del brigantaggio, e la “festa della carosa” che rievoca l’antica arte dei pastori nel tosare i greggi, e che ancora oggi, a Campora, è tra le principali fonti di reddito. Arte, musica e storia ma anche enogastronomia con lo “Sparo al prosciutto” che risale ad una sfida tra un gruppo di briganti ed avvenuta proprio nel borgo medioevale cilentano dove la gara di tiro a segno del prosciutto rievoca di quando i briganti, raggiungendo il loro rifugio nelle grotte site sul fiume Torno di Campora, si sfidarono sulle loro abilità di tiratori con una gara indetta dal capo brigante Ciccio Verrico che sfidò i colleghi, a centrare un grosso prosciutto che era bottino di guerra, posto sulla sponda di un dirupo, con l’obiettivo di nominare il miglior tiratore che avrebbe anche vinto il prosciutto. Una competizione che si è ripetuta nel corso dei secoli con le stesse regole, assumendo il valore di rituale e che gli abitanti di Campora hanno contribuito a salvaguardare, trasformandola in una manifestazione storico culturale che si ripete ogni anno nel giorno della Festa della Madonna del Rosario che si festeggia nel primo martedì dopo Pasqua e ad inizio agosto e cioè prima della festa della Madonna della Neve, con giornate di festa inaugurate dal gruppo di briganti che, dopo aver percorso l’antico sentiero, giungono sul luogo della competizione tra urla e spari di incitamento dando il via alla gara. Al termine della competizione di sparo tutta la popolazione si ritrova nel centro del paese dove verrà offerto “pane e presutto” accompagnato dal vino locale.