In merito alle dichiarazioni del sindacato SPI-CGIL di Agropoli e del direttivo PDL sulla vicenda della farmacia comunale, il sindaco di Agropoli Franco Alfieri (nella foto) afferma quanto segue:
"Le nostre valutazioni sulla farmacia comunale si basano esclusivamente su dati oggettivi che ad oggi evidenziano una situazione disastrosa della gestione economica e finanziaria. Riteniamo che il compito della farmacia comunale è fallito arrecando gravi danni all'ente in termini economici e di disservizi resi alla cittadinanza. La farmacia in ogni caso resterà aperta, ma l’unica differenza sarà nella titolarità con un probabile miglioramento anche dei servizi. Siamo al lavoro, pertanto, sull'ipotesi di porre sul mercato la farmacia la cui stima di vendita è di circa 2 milioni di euro, fondi che rientrando nelle casse comunali saranno investiti in attività e servizi di effettiva valenza sociale e non per coprire l'investimento per l'acquisto del castello. Quello alzato dalle opposizioni e dal sindacato Cgil è un vero e proprio polverone e, sebbene riconosciamo il legittimo ruolo dei consiglieri di minoranza, non accettiamo minimamente attacchi pretestuosi, strumentali, di basso profilo politico e soprattutto personali. Probabilmente la loro presa di posizione è frutto di pressioni personali, al contrario dell’attività dell'amministrazione comunale che da sempre è ispirata dall'interesse generale".
Più nello specifico, il sindaco Franco Alfieri e l'amministrazione comunale, chiariscono che:
- la farmacia comunale di Agropoli è gestita dal Consorzio Farmaceutico Intercomunale sulla base di una convenzione stipulata in data 11/12/2001, la quale affida la gestione sulla base di un mandato ai sensi degli artt. 1703 e ss. del c.c. (mandato con rappresentanza);
- il Consorzio Intercomunale ha provveduto all’investimento iniziale per l’apertura della farmacia per 104.179,33 euro, somme che secondo la convenzione il gestore avrebbe recuperato con gli utili. Ad oggi la situazione del conto investimenti si presenta disastrosa: infatti non solo il Comune dopo 6 anni di gestione consortile è ancora tenuto al pagamento dell’investimento iniziale di 104.179,33 euro, ma nel corso dei 6 anni il consorzio ha accumulato perdite a carico del Comune di 76.702,00 euro che gravano sul bilancio comunale ed in particolare deve ancora essere contabilizzato il risultato negativo dell’anno 2008 (gravante sul bilancio 2009) di 90.415,00 euro. Per l’anno 2009, sebbene il bilancio sia chiuso da mesi e nonostante i solleciti non abbiamo ancora i dati ufficiali ed abbiamo ragione per chiedere che vi sia un'ulteriore perdita. Ad oggi pertanto (escluso il 2009) il debito del Comune di Agropoli verso il consorzio farmaceutico ammonta a 176,881,33 euro ed aumenterà includendo l’esercizio 2009. In sintesi la situazione è la seguente:
Investimento Iniziale 2002 |
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104.179,33 Euro |
Utili Anno 2003 |
23.693,00 Euro |
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Utili Anno 2004 |
173,00 Euro |
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Perdita Anno 2005 |
- 15.603,00 Euro |
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Utile Anno 2006 |
22.181,00 Euro |
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Perdita Anno 2007 |
- 16.731,00 Euro |
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Risultato Anno 2008 |
- 90.415,00 Euro |
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Totale utili conseguiti netti |
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- 76.702,00 Euro |
Totale Importi a debito |
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176.881,33 Euro |
- il fatturato della farmacia stranamente negli ultimi anni ha avuto una tendenza alla diminuzione, ma ancora più strano è che i costi di gestione hanno avuto una tendenza all’aumento. Un dato allarmante che si rileva dai bilanci ed in particolare da quello relativo al 2008 è il continuo calo delle rimanenze di medicinali in giacenza. Infatti, proprio nel 2008 le giacenze sono state dimezzate da 80.678,00 euro a 40.285,00 euro, ciò significa in pratica che la possibilità per il cittadino di trovare un medicinale disponibile presso la farmacia nel 2008 si è ridotta del 50%, costringendo lo stesso ad ordinare il medicinale (se non è urgente) oppure rivolgersi ad altra farmacia. I dati sul fatturato, diminuito nell'anno 2008 di 118.438,00 dimostrano che gran parte dei cittadini si è rivolta ad altre farmacie. Il compito della farmacia comunale è pertanto fallito arrecando gravi danni all'ente in termini economici, politici e di disservizi resi alla cittadinanza. Ma il paradosso è che con questa gestione in perdita sono stati erogati anche dei premi di produzione. La situazione viene sintetizzata nel prospetto seguente:
Anno |
Fatturato |
Costi Ammini. E Comm. |
Premi di produzione |
2006 |
740.989,00 Euro |
728.861,00 Euro |
7.336,55 Euro |
2007 |
750.813,00 Euro |
750.787,00 Euro |
7.693,86 Euro |
2008 |
632.375,00 Euro |
685.170,00 Euro |
? |
- si rileva inoltre che sono aumentati (nonostante la diminuzione del fatturato di 118.438,00 Euro) i costi su jobs, gli interessi passivi e le imposte. Tutti i dati si evincono facilmente dai bilanci allegati;
- la farmacia viene gestita da 4 dipendenti quando il fatturato ne giustifica solo 2.
Intanto, sulla questione è intervenuto anche il locale circolo Pdl che, attraverso un comunicato stampa, ha espresso quanto segue: "Siamo alle comiche finali. Il sindaco di Agropoli senza aver preso nota dei bilanci e della contabilità della farmacia comunale della quale non si è mai interessato, pubblica una nota nella quale si fa riferimento ad una presunta passività e ad una gestione fallimentare. Possiamo affermare con certezza senza paura di essere smentiti che la farmacia non versa in passività e il sindaco dice sciocchezze. Il compito della farmacia è autorevolmente svolto basta domandare in giro e verificare ciò. Ha colmato un vuoto enorme per una fetta di agropolesi ormai rassegnati a portarsi sempre al centro di Agropoli per qualsiasi farmaco. La farmacia ha poi svolto regolarmente il suo ruolo. Il comune non ha mai autorizzato la consegna domiciliare dei farmaci come previsto dal protocollo d'intesa tra comune e consorzio,per cui le inadempienze sono da attribuire solo al comune. Il sindaco o ci è o ci fa. Da questo si presuppone che lui fa il sindaco in maniera superficiale e senza sapere di che si parla. D'altra parte, da tempo, il nostro partito ha evidenziato la negligenza con la quale viene amministrato il nostro municipio. Al sindaco facciamo la stessa domanda che ha fatto la Spi Cgil: Può una farmacia essere passiva da un punto di vista economico? Il dubbio non gli deve nemmeno venire. Alfieri è uno sprovveduto. Da questa vicenda si comprende quanto sia mediocre il suo lavoro fatto con sufficienza e proclami scandito da qualche opera pubblica autofinanziata quando era assessore provinciale ai lavori pubblici alla provincia. Il suo ignorare la realtà del territorio lo porta ad essere arrogante e presuntuoso e quindi facilmente incappa nelle maglie delle brutte figure come nel caso della farmacia comunale di Agropoli da tutti esaltata come esempio di sana gestione,professionalità,competenza e ricchezza sociale di uno dei quartieri più popolosi di Agropoli se è vero come è vero che alla farmacia comunale si servono persone di tutta la città e dei paesi limitrofi perché sempre piena di disponibilità non solo sotto l'aspetto umano ma anche pratico. Invitiamo il sindaco a prendere visione di bilanci della farmacia comunale e di fare pubblicamente ammenda di quanto dichiarato peraltro offensivamente anche nei confronti del consorzio farmaceutico e di chi la gestisce. Dubitiamo che la nota prodotta dall'ufficio stampa comunale sia stata scritta dal sindaco; ci sembra strano che il sindaco abbia potuto affermare certe cose senza aver preso visione della situazione della farmacia comunale perché, da quanto ci risulta, le cose stanno diversamente da come vengono dette nella nota dell'ufficio stampa. Se il sindaco ha davvero scritto quella nota allora siamo di fronte ad una porcheria di enormi proporzioni che si sta compiendo ai danni della farmacia comunale perché probabilmente la si vuole vendere per fare ancora affari. Forse ad un gruppo ancora nascosto. Può un sindaco prestarsi a questi giochi? Può un sindaco screditare il municipio come sta facendo Alfieri in barba a qualsiasi regola per favorire qualche cordata( si dice che un gruppo voglia rilevare la farmacia comunale) nella quale c'i sono congiunti di esponenti della giunta? Il basso profilo che ci viene attribuito dal sindaco lo rispediamo al mittente perchè di basso profilo è il comportamento di un componente della giunta municipale nominato dal sindaco Alfieri che continuamente fa pressioni per la vendita della farmacia comunale perché una sua familiare fa parte del consorzio e vorrebbe mettere le mani sulla farmacia stessa. La procura della repubblica guarda solo? Non interviene? Quindi quando il sindaco accusa l'opposizione di personalismi gli ricordiamo che quanto si sta perpretando nei confronti della farmacia comunale è un atto incivile e indegno e solo frutto di frustrazioni personali di chi non avendo raggiunto il suo obiettivo con meriti lo fa con il vestito dell'amministratore. Questo è da Procura e il sindaco lo ricordi. Invitiamo il sindaco ad amministrare seriamente Agropoli perché la cittadinanza gli ha conferito un mandato importante e deciso. Alfieri non può e non deve mettere il comune di Agropoli in ridicolo come sta facendo e lo invitiamo a fare retromarcia sulla farmacia comunale".