AGROPOLI. Coniugi morti in casa ad Agropoli: a quasi 6 mesi dalla tragedia, si sono tenuti questa mattina nuovi accertamenti tecnici non ripetibili sul materiale repertato all’interno dell’appartamento di Via Donizetti, dove la mattina del 22 gennaio scorso furono trovati senza vita i coniugi Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli, rispettivamente di 43 e 63 anni.
Dopo quelli effettuati l’11 marzo scorso, dunque, il pm inquirente Antonio Pizzi della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, ha fissato per stamane nuove verifiche presso i laboratori del Reparto Investigazioni Scientifiche dei carabinieri a Roma, al fine di ricostruire i fatti verificatisi all’interno dell’abitazione dove i due coniugi vivevano. Il fascicolo d’indagine, contro ignoti, è in ordine al reato di omicidio ed individua, come persone offese, la figlia minorenne della coppia e tutti i relativi familiari, che hanno avuto facoltà di nominare propri consulenti tecnici per partecipare agli accertamenti.
L’ipotesi principale resta quella dell’omicidio-suicidio dell’uomo con un coltellaccio, ma non è escluso che Carnicelli sia stato ferito a morte dalla moglie, nel tentativo di difendersi, con un taglierino. I due furono rinvenuti morti nella cameretta della figlia, la quale però dormiva nella stanza matrimoniale e non si sarebbe accorta di nulla. La lite sarebbe scoppiata in cucina al rientro a casa della donna, che aveva trascorso la domenica sera fuori. I due corpi giacevano sul pavimento, uno addosso all’altra, con accanto le due armi da taglio, sequestrate dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal cap. Giuseppe Colella, che seguono le indagini su delega della Procura vallese.