CAPACCIO PAESTUM. Dissequestrato l’alloggio, all’interno di un villaggio turistico a Torre di Mare, dove il 10 novembre scorso fu rinvenuto il cadavere della 57enne napoletana Virginia Petricciuolo. I carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal lgt. Giuseppe D’Agostino, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno, hanno infatti tolto i sigilli alla casa-vacanze dove la 57enne fu trovata, senza vita, supina sul letto. Sul fronte investigativo, invece, non sono emerse novità importanti a distanza di 7 mesi dal macabro ritrovamento del corpo della donna. La pista principale seguita dai carabinieri del Comando Provinciale, che indagano su delega della Procura salernitana, resta quella del femminicidio, vista la presenza di almeno un’altra persona con la quale la donna aveva condiviso i pasti, come testimoniato dal rinvenimento di avanzi di cibo consumati in due. 

Inoltre, dall’esame autoptico emersero segni di strangolamento al collo. In piedi, tuttavia, restano anche altre piste, dal decesso indotto da abuso di sostanze alla morte naturale, visto che l’avanzato stato di decomposizione del cadavere ha complicato il lavoro degli inquirenti e del medico legale: la morte, infatti, risalirebbe ad almeno un mese prima del ritrovamento, avvenuto il 10 novembre 2023. Non è ancora chiaro, poi, come mai nessuno si sia accorto prima della presenza della donna e se qualcuno l’abbia vista arrivare da sola o in compagnia nel villaggio, seppur chiuso durante la stagione invernale come asserito dai titolari della struttura, che scoprirono il dramma insospettiti dall’odore nauseabondo proveniente dall’alloggio. Intanto, i familiari attendono di sapere cosa sia effettivamente successo, a Virginia, nel camping capaccese.