Cultura
6 LUGLIO
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Pollica, inaugurazione 10^ edizione del Porto d'Arte Contemporanea di Acciaroli
Comunicato Stampa
01 luglio 2024 13:20
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POLLICA. Sabato 6 luglio 2024 alle ore 19.00, sarà inaugurata la decima Edizione del PAC Porto D’Arte Contemporanea - ad Acciaroli - Pollica - con la mostra del Maestro Antonio Biasiucci - a cura di Massimo Sgroi. Il progetto, con la Direzione Artistica di Valerio Falcone e sostenuto dal Sindaco di Pollica Stefano Pisani – gode del Matronato del Museo Madre - Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli e il Patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno e del Comune di Pollica.

Il Porto d’Arte Contemporanea ad Acciaroli è il primo di questo genere in Europa. È un progetto innovativo che nasce nel 2015 da un'idea di Valerio Falcone e si basa sul rapporto fra l’identità storica del luogo, Acciaroli - Pollica, e, più in generale, l’area del Mediterraneo, e la relazione che essa ha con le altre culture e le filosofie artistiche contemporanee, riscoprendo la centralità della cultura mediterranea all’interno del mondo occidentale. Questa forma abbastanza anomala di Museo di Arte Contemporanea, un Museo “diffuso” a cielo aperto, ha come finalità quella di promuovere le forze creative dell’area campana e di quella mediterranea che la accoglie. Proprio per la particolarità di questo progetto, infatti, il Porto d’Arte Contemporanea ambisce ad essere il punto di riferimento artistico-culturale dell’Area del Mediterraneo facendo da rete di collegamento creativa in questa zona geografica.

Intorno al Porto d’Arte Contemporanea si sono alternati e ruoteranno molti dei più grandi artisti, critici, galleristi ed intellettuali di fama mondiale che conferiranno a questo progetto uno status ed una dimensione di elevato spessore internazionale. Sabato si partirà da Antonio Biasucci, artista le cui opere sono state esposte nei più importanti musei e gallerie internazional e  la cui ricerca fotografica assume un significato del tutto  personale. Penombra e ombre, lame di luce tagliano corpi, volti  e perfino strade. I suoi volti muti e anonimi sono storia dell’umanità che soffre e che si consegna alla storia. Dal 2015 ad oggi hanno preso parte al progetto gli artisti Lello Lopez, Riccardo Dalisi, Angelomichele Risi, Sergio Fermariello, Vincenzo Rusciano, Bianco-Valente, Eugenio Giliberti, Miltos Manetas, Matteo Fraterno, Franco Silvestro, Sasà Giusto, Federica Limongelli, Gino Quinto, Gabriele Di Matteo, Ilaria Abbiento,Stefania Sabatino, Pietro Maietta,Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi.

Biografia

Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si sviluppa come un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali, e ha partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale. Nel 2012 fonda il Lab per un laboratorio irregolare, un percorso per giovani fotografi, a cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro. Attualmente insegna “Fotografia come linguaggio artistico” all'Accademia di Belle Arti di Foggia, Accademia di Belle Arti di Napoli e all’Università Iulm di Milano. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 a Londra il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”; nel 2016 Premio Cultura Sorrento, nel 2020 la menzione d'onore per il libro “Molti” in occasione del “Premio Bastianelli”; nel 2021 riceve il “Premio Amato Lamberti” e il “Premio Gli Asini di Goffredo Fofi”. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015.

Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Istituto nazionale per la grafica, Roma; MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli; Metropolitana di Napoli; Galleria Civica di Modena; Museo di fotografia contemporanea Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (Milano); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea, Guarene (Cuneo); Fondazione Banco di Napoli; Collezione Banca Unicredit, Bologna; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Château d’Eau, Tolosa; Musée de l’Elysée, Losanna; Centre de la Photographie, Ginevra; Fondazione Banca del Gottardo, Lugano; Centre Méditerranéen de la Photographie, Bastia; Galerie Freihausgasse, Villach (Austria); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico), Mart, Rovereto; Pio Monte Della Misericordia, Napoli; Fondazione Modena per la fotografia, Modena; Farnesina, Ministero degli esteri, Roma; Palazzo Reale, Caserta; Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) Roma; Muciv, Museo delle Civiltà, Roma.



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