AGROPOLI. Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviata alla nostra redazione dal Comitato Mare Libero Campania, sulle concessioni balneari scadute.
“Nonostante i ripetuti richiami dell’Unione Europea, avallati da diverse sentenze del Consiglio di Stato, Governo e alcuni comuni continuano a sostenere i privilegi del comparto balneare, sostituendo la messa a gara delle concessioni scadute a dicembre 2023 con una autorizzazione non conforme a legge fino a dicembre 2024, possibile solo se i comuni nel 2023 avessero avviato le gare e avessero trovato difficoltà nel portarle a termine. Inoltre altri Comuni cercano di aggirare i bandi di gara con un “rende noto” che avrebbe valore solo se propedeutico ad un regolare bando, non in sostituzione di esso.
L’approccio prevalente in materia di demanio in Italia è spietatamente speculativo, tende ad oscurare il concetto di demanio come bene comune fruibile da tutti ad esclusivo vantaggio di privati scelti dai comuni non si sa in base a quali parametri, che ignorano perfino la percentuale minima di spiagge libere prevista dalle Regioni. Per questo a metà luglio scenderemo per le strade e sulle spiagge in molte località balneari italiane.
Il 12 luglio alle ore 9 ci incontreremo ad Agropoli, presso la baia di Trentova per informare correttamente la cittadinanza ed i bagnanti della situazione che è venuta a crearsi e chiedere:
- che ad Agropoli sia destinata alla libera fruizione la maggior parte delle spiagge;
- che le concessioni, laddove necessario, siano rilasciate, dopo stesura condivisa del PUA, con bandi pubblici trasparenti ed imparziali, preferibilmente a cooperative di lavoratori o enti senza scopo di lucro;
- che le associazioni a tutela della natura e dei bagnanti siano consultate nella stesura del PUA e in tutti i processi decisionali in materia di demanio marittimo;
- che sulle spiagge si possano installare solo strutture necessarie alla balneazione e di facile rimozione”.