CILENTO. Si intitola 'Cilèntandante' il nuovo brano dell'artista cilentano Katire, presto disponibile su tutte le piattaforme digitali. Non è una canzone, ma un vero e proprio inno dedicato alla sua terra di origine. Della realizzazione di questo disco conosco diverse fasi. Quando Katire ebbe la prima intuizione della parte musicale era super motivato perché nei giorni precedenti aveva già accarezzato un’idea di testo. L’ho visto molto determinato quando ha avuto la percezione che le due idee potessero andare bene insieme. Doveva soltanto smussare alcuni piccoli dettagli tecnici, ma l’idea c’era ed era quella giusta, quella che lo ha stimolato a descrivere la sua terra di nascita. Compone una prima stesura, poi una seconda, ancora una terza e, non ancora soddisfatto, ne compone chissà quante altre prima di giungere alla definitiva. Realizza un primo montaggio destinato ai live per pianoforte, contrabbasso, chitarra e percussioni e dopo averla presentata diverse volte e aver raccolto svariate critiche si convince che deve pubblicarla. Comincia a porsi il problema della scelta dei suoni e della linea per gli arrangiamenti. Non può sbagliare! Non può perché è la song che parla delle sue radici, della sua terra natia, dei luoghi dove ha emesso il primo vagito. 

Inizia un periodo lungo e concitato! Una prima definizione e direzione artistica è orchestrale, aulica, pensata e scritta per un’orchestra al completo, ma accade che a metà del lavoro assisto all’annullamento di tutti gli impegni assunti con orchestra, studio di incisione e quanti l’hanno sostenuto fino a quel momento. Sopraggiungono silenzio e distacco da tutti, anche da me per diversi mesi e quando riprendiamo a sentirci è stato soltanto per sottopormi nuove song che effettivamente ho recensito … come non farlo?! Impossibile quando ci si ritrova davanti una mente in continuo fermento, una mente che va oltre il comune sentire. Come non recensire i suoi fuori campo artistici, il suo cantare in levare, la sua scrittura fuori tempo e non perché vecchia … al contrario, per certi versi, avanti di diversi anni?! Un giorno mi telefona per dirmi che inciderà “Cilèntandante” e che la direzione artistica sarebbe stata etno – folk . Io rimango in silenzio, non so cosa dire. Qualsiasi pensiero avessi espresso sarebbe stato inappropriato. Riesco a dirgli soltanto “Inoltrami il definitivo”. Quando mi perviene il lavoro definitivo, curioso lo ascolto all’istante e lo trovo infinitamente infinito! È una ballade sperimentale sospesa nell’aria, avvolgente, fatta di momenti particolarmente intimi dove prevale un basso molto presente nelle prime misure fra una serie di pads e suoni incredibili che evocano suggestioni delle colline e dei costoni cilentani. Nello specifico si tratta di una edu – docu – song. L’insieme di tutti gli elementi compositivi rendono questa song l’ inno dei cilentani. Infatti come tale viene accolto perché questa è decisamente la rappresentazione del Cilento che fuoriesce dai canoni folcloristici per conquistare spazi internazionali. È inno alle tradizioni del Cilento, inno al corbezzolo, una delle piante simbolo di questa fascia del mediterraneo. Inno al golfo che separa le due coste: quella cilentana da quella amalfitana, inno alle nonne e alle madri cilentane, al loro modo di fare, di pensare, di educare. Inno ai grani saraceni famosi nel mondo per le loro caratteristiche organolettiche, inno ai vini cilentani che da diversi anni conquistano anche l’attenzione dei mercati esteri. È l’inno al profumo della macchia mediterranea: finocchio selvatico misto a nepeta, origano, fiori d’arancio, ginestre, lavanda e tante altre specie aromatiche. È inno alla resilienza delle donne cilentane di un tempo che resistono pazientemente sotto il peso delle occasioni perdute per costruire e offrire opportunità di riscatto alle nuove generazioni. 

Il Cilento per Katire è un “andante ma non troppo” perché ci si soffermi sulle bellezze che presenta ad ogni angolo del territorio da riscoprire a cavallo, in bici, in barca, in volo. Insisto con il ribadire anche in questa mia recensione che le sue interpretazioni vocali sono uniche per le caratteristiche che gli sono proprie, difficilmente replicabili. Cilèntandante è L’INNO mai pensato e scritto prima per il Cilento, prezioso dono molto ben considerato dai cilentani suoi affezionati estimatori che lo accolgono con orgoglio fra il proprio patrimonio culturale.